Dopo quasi due mesi l'Ars è tornata ad approvare una legge. Ed è una norma molto popolare: la proroga della sanatoria per gli evasori del bollo auto. Il termine per mettersi in regola era scaduto il 28 febbraio, ora la Regione ha chiesto al Parlamento un via libera per arrivare al 30 aprile.
Ma va detto che anche in questo caso la paralisi che ha regnato all'Ars dal 10 febbraio – data del varo della Finanziaria – ha avuto un effetto enorme sulla legge che riguarda il bollo auto. L'assessore all'Economia, Marco Falcone, aveva presentato la norma appena approvata ai primi di marzo: l'intento era quello di concedere circa due mesi di ulteriore margine per chi non ha pagato il bollo negli anni scorsi. Ma l'Ars ha votato la legge solo oggi, concedendo quindi appena 3 settimane di tempo. E a questo punto a Falcone non è rimasto che prevedere “una ulteriore proroga del termine appena fissato al 30 aprile. Prevediamo di presentare un nuovo disegno di legge nelle prossime settimane”.
L'interesse che il governo ha messo su questa norma è dettato dai numeri. Il provvedimento consente – già dalla fine del 2022 – di versare il bollo auto degli ultimi cinque anni senza pagare anche sanzioni e interessi. E in tantissimi hanno deciso di uscire dal campo minato dell'evasione per mettersi in regola: “In base ai dati del nostro osservatorio - ha concluso Falcone – abbiamo già incassato circa 52 milioni da chi non aveva pagato il bollo negli anni scorsi e si è messo in regola adesso”. Di più, l'uscita dall'evasione ha dato una spinta anche all'incasso ordinario del bollo: già incassati altri 130 milioni dalla tassa relativa all'anno in corso. Il totale introitato nel capitolo del bilancio dedicato al bollo nei primi tre mesi è dunque di 182 milioni. Un trend che lascia prevedere all'assessore di arrivare a fine anno intorno ai 330 milioni di incasso fra arretrati e quote ordinarie.
Il capogruppo del M5S all'Ars, Antonio De Luca, ha proposto e fatto approvare lo stralcio dell'articolo che prevedeva il finanziamento delle opere per il restauro del presepe settecentesco della Diocesi di Acireale. “Basta con i ddl-taxi su cui imbarcare di tutto - dice -, è importante in questa legislatura iniziare col piede giusto e attenersi al regolamento parlamentare”.
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