Lunedì 23 Dicembre 2024

Dai precari Covid ai termovalizzatori, la maggioranza con Schifani. Isolato Miccichè

Il presidente Schifani con l'assessore Falcone

Gianfranco Micciché non c'era. Non è stato neanche invitato al vertice di maggioranza organizzato da Schifani a Palazzo d'Orleans con segretari di partito e capigruppo. Ennesimo segnale dell'isolamento del coordinatore regionale di Forza Italia dal suo partito e dagli alleati. Micciché fa ormai parte del gruppo Misto all'Ars e nei giorni scorsi tutti i 12 deputati di Forza Italia hanno scritto a Berlusconi chiedendo l'ufficializzazione di un cambio di leadership che ormai è nei fatti. Berlusconi non ha ancora risposto anche se i segnali che Schifani ha ricevuto da Roma andrebbero in questa direzione. E così riuniti attorno a un tavolo i leader del centrodestra hanno siglato una tregua e scritto un nuovo patto di medio periodo dopo gli scontri andati in scena all'Ars sulla legge che avrebbe introdotto il terzo mandato per i sindaci dei Comuni sotto i 15 mila abitanti (voluta da FdI e bloccata da Schifani) e le mancate proroghe dei precari Covid fortemente invocate dagli uomini della Meloni che avevano anche presentato una risoluzione all'Ars che avrebbe rischiato di mettere il governo in minoranza su un passaggio politico cruciale. La sintesi trovata da Schifani durante il vertice è questa. I precari Covid non avranno la proroga – come proposto dal governo – ma a loro verrà assicurata una corsia preferenziale nei concorsi che Asp e ospedali bandiranno da qui in poi. Operazione possibile assegnando nei bandi un punteggio aggiuntivo a chi ha lavorato in hub, ospedali e/o Usca durante la pandemia. Tanto varrà per i medici e i sanitari e anche per amministrativi e informatici. I leader del centrodestra hanno anche concordato sull'esigenza di imprimere una accelerazione ai bandi per la realizzazione dei due termovalorizzatori per incenerire la parte indifferenziata dei rifiuti. Dopo le perplessità sollevate dall'assessorato guidato dall'autonomista Roberto Di Mauro scatterà a questo punto una accelerazione. Anche se non è la prima volta che il centrodestra arriva a un accordo in questo senso e poi non riesce però a realizzarlo. Va verificato nel medio periodo, e soprattutto nei prossimi passaggi d'aula, se la tensione che ha caratterizzato nell'ultimo mesi i rapporti fra Fratelli d'Italia e Schifani sarà rientrata. Nell'attesa i leader della maggioranza hanno scattato a Palazzo d'Orleans una nuova foto di gruppo: unico assente, Micciché. Il comunicato ufficiale della Presidenza della Regione ha poi aggiunto che “durante il vertice che è durato alcune ore in un clima sereno e cordiale, è stata apprezzata la battaglia contro il caro voli avviata dal presidente della Regione, che ha già portato all’arrivo di un terzo vettore per i collegamenti dalla Sicilia con Roma. Ma anche l’approvazione da parte della giunta del disegno di legge che reintroduce l’elezione diretta nelle ex Province. Gli alleati di governo hanno, inoltre, proposto di chiedere al governo nazionale la nomina di un commissario straordinario per velocizzare i lavori di manutenzione lungo l'autostrada Palermo-Catania, per il cui ritardo Schifani ha già, più volte, incalzato i vertici dell’Anas”. La nota ufficiale di Palazzo d'Orleans aggiunge anche che “per quanto riguarda il tema dell’Autonomia differenziata, è stata condivisa la posizione favorevole manifestata dalla Regione al disegno di legge Calderoli, ma nel contempo è stato chiesto al presidente Schifani di farsi portavoce delle giuste compensazioni economiche sull’insularità e dell’attuazione degli articoli 36 e 37 dello Statuto siciliano, in materia di autonomia finanziaria. Tutti concordi, pure, sull’accelerazione delle procedure per la realizzazione dei termovalorizzatori nell’Isola e sulla nomina di un commissario straordinario per l’emergenza rifiuti”. In tema di rapporti con lo Stato, è stata chiesta l’attivazione di uno specifico tavolo di lavoro al Mef che possa portare, in tempi rapidi, all’incremento della capacità di assunzioni per il personale regionale, superando così i divieti assoluti e il parziale blocco imposti negli accordi firmati tra Roma e Palermo negli anni scorsi. Altra richiesta da avanzare al governo nazionale riguarda la possibilità di utilizzare i fondi del Pnrr per le ristrutturazioni degli immobili degli Iacp e per la costruzione di alloggi popolari di edilizia residenziale.

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