Venerdì 22 Novembre 2024

Forza Italia nella bufera in Sicilia, i deputati sfiduciano Miccichè

Da destra, Renato Schifani e Gianfranco Miccichè

“Presidente, cambi subito la leadership di Forza Italia in Sicilia”: è la sintesi di una lettera inviata da tutti i 12 deputati forzisti all'Ars a Berlusconi. La faida fra il partito che ormai si riconosce quasi interamente in Renato Schifani e il coordinatore Gianfranco Micciché ha subìto una accelerazione probabilmente decisiva. Al termine di un vertice andato avanti fino a tarda sera, ieri, i 12 deputati hanno deciso di rivolgere un appello all'ex premier per risolvere l'impasse in cui è piombato il partito dopo la rottura fra il presidente della Regione e il coordinatore. Alla riunione di gruppo non è stato invitato proprio Micciché, che all’Ars si è iscritto al Misto, ormai in aperta conflittualità con il resto del partito. C’era invece Schifani, che ha radunato attorno a sé i massimi rappresentanti forzisti, anche quelli che in una prima fase erano rimasti fedeli a Micciché. La riunione è terminata con la mail spedita a Berlusconi. Nel testo si raccontano le difficoltà a portare avanti le attività di partito e a partecipare alle riunioni di coalizione in vista delle Amministrative per il fatto che la maggioranza di Forza Italia non detiene il simbolo, di cui è titolare l’attuale coordinatore. I 12 deputati hanno segnalato a Berlusconi la difficoltà di attrarre nelle liste per le Amministrative nuovi candidati visto che non c’è certezza sull’uso del simbolo. Il testo inviato a Berlusconi si conclude con un appello al cambio della leadership. E individua il possibile commissario per la fase di transizione: è Marcello Caruso, attuale capo della segreteria di Palazzo d’Orleans, che già tesse la tela del presidente con gli alleati e con i deputati forzisti. In attesa della risposta da Arcore, Schifani oggi riceverà a Palazzo d’Orleans i segretari e i capigruppo. Sul tavolo le tensioni degli ultimi giorni soprattutto con Fratelli d’Italia intorno al tema del terzo mandato per i sindaci e alla mancata proroga dei precari Covid. Argomenti su cui FdI ha palesato il suo disappunto per le scelte di Palazzo d’Orleans. Ieri Schifani ha anticipato che «quello di oggi è un appuntamento politico importante, perché dopo quattro mesi di lavoro ho ritenuto opportuno incontrare i capigruppo di maggioranza e i segretari per fare l'inventario di quello che è stato fatto e che si deve fare e anche per studiare delle formule di comportamento da parte di tutti i componenti della maggioranza che tengano conto di una maggiore sinergia preventiva rispetto a quanto successo giorni fa con atti parlamentari portati avanti da un partito, senza consultazione e sono certo che fatti come questi non avverranno più». A stretto giro il capogruppo di Fratelli d’Italia, Giorgio Assenza ha però precisato che «la risoluzione di FdI per la stabilizzazione del personale impegnato nell'emergenza Covid non vuole essere un distinguo rispetto all'azione del governo regionale bensì una strada per trovare una soluzione concreta e concertata con tutta la maggioranza».

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