Ai precari Covid di Trapani è andata meglio di tutti, tre mesi di contratto. A quelli di Agrigento la proroga più corta, 10 giorni. A Palermo invece nessuno dei contratti scaduti martedì è stato prolungato: tutti a casa.
Sono le differenze emerse a 24 ore dalla, contestatissima, direttiva della Regione sul futuro dei precari assunti durante l’emergenza Covid. Fatti salvi medici e infermieri, per cui è previsto un percorso a parte che (in tempi diversi da provincia a provincia) porterà alla stabilizzazione, la partita più delicata si è giocata sugli amministrativi e sui tecnici.
La direttiva dell’assessore alla Sanità, Giovanna Volo, escludeva da proroghe e stabilizzazione i tecnici perché lo stesso ha fatto una norma nazionale a cui la Regione si è ispirata.
Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Giacinti Pipitone
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