
Nel 2022 la sezione giurisdizionale della Corte dei Conti della Sicilia, nonostante una scopertura dell’organico magistratuale del 27 per cento, ha emesso 901 sentenze, di cui 104 quelle in materia di responsabilità amministrativa nei confronti di 301 convenuti amministratori, dipendenti pubblici o soggetti privati legati da un rapporto di servizio con la pubblica amministrazione, e ha pronunciato condanne per un totale di quasi 17,4 milioni di euro. Sono alcuni dei dati illustrati dal presidente della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per la Sicilia, Vincenzo Lo Presti, durante la cerimonia di apertura dell’anno giudiziario che si è svolta stamattina allo Steri di Palermo. Inoltre, sono 10 le sentenze in materia di conti giudiziali resi da agenti contabili (tesorieri, consegnatari, economi, etc.) con condanne pari a 16,8 milioni; infine, sono 787 le sentenze in materia di pensioni pubbliche, 258 le ordinanze e 2761 decreti in materia di conti giudiziali.
«La pubblica amministrazione è tenuta ad operare nell’assoluto rispetto delle previsioni di bilancio e ha il compito di perseguire i fini, ad essa assegnati dalla legge, con azioni improntate a economicità, efficienza, imparzialità, pubblicità e trasparenza», affermato Lo Presti. «Oggi, l’esigenza di legalità finanziaria è particolarmente avvertita dalla collettività - ha aggiunto il presidente - che, sempre più spesso, denuncia, anche a mezzo dei social, fenomeni di sperpero e distrazione delle risorse pubbliche e chiede pressantemente, con fiducia, l’intervento della Corte di conti. In tale contesto, la giurisdizione contabile è un indispensabile presidio per il contrasto di ogni forma di spreco delle risorse pubbliche, anche in considerazione della pervicace persistenza, nonostante le numerose condanne, di fenomeni corruttivi».
«La Corte costituzionale ha ribadito, in numerose pronunce, che il bilancio è un bene pubblico, a mezzo del quale, assicurando un costante equilibrio tra entrate e spese, vengono esercitate le pubbliche funzioni ed erogati i pubblici servizi. Nello stesso tempo, il bilancio è il principale strumento - ha continuato Lo Presti - per rendere conoscibile alla collettività l’attività di gestione delle pubbliche finanze, onde consentire ai cittadini di valutare se, e in che misura, gli amministratori, nello svolgimento del mandato, abbiano dato concreta attuazione a quanto promesso durante la campagna elettorale».
«La perdurante carenza di magistrati presso la Procura regionale siciliana influenza negativamente l’impegno necessario a rispondere alle notevoli istanze di giustizia alle quali è esposto l’ufficio, in un territorio nel quale l’emergenza sociale e di legalità appare ancora particolarmente viva», ha sottolineato il procuratore regionale della sezione giurisdizionale per la Regione siciliana, Pino Zingale. «L'organico di diritto della Procura regionale siciliana è fissato in 12 magistrati, incluso il procuratore regionale, e al primo gennaio 2022 risultavano complessivamente in servizio 6 magistrati in assegnazione principale oltre uno in aggiuntiva; quest’ultimo, dal 30 settembre 2022, è stato sostituito da un magistrato in assegnazione principale - aggiunge Zingale -. Nel complesso, quindi, risultano in servizio un presidente di Sezione con funzioni di Procuratore Regionale, un vice Procuratore Generale e 6 Sostituti Procuratori Generali, con una scopertura di organico di 4 posti, che si attesta sulla soglia critica del 42%».
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla dice che «l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei Conti è certamente l’occasione per ricordare il prezioso ruolo dell’Ente per il corretto funzionamento della pubblica amministrazione. Perché chiunque sia preposto all’esercizio delle pubbliche funzioni, non può non rispondere della propria responsabilità, nel rispetto della legge e della comunità amministrata. È chiara l’esigenza di una maggiore celerità dell’azione amministrativa e per adempiere a tale obiettivo, raccogliendo l’invito del presidente della Corte dei Conti, questa Amministrazione comunale sta procedendo al reclutamento di nuovo personale e si è adoperata per garantire ai dipendenti migliori condizioni lavorative, prevedendo anche l’opportunità di indispensabili percorsi di aggiornamento».
6 Commenti
Gabriele
02/03/2023 11:10
Saremmo curiosi di sapere quanto in effetti è stato poi recuperato....credo nella migliore delle ipotesi non più del 10%... perché tanto poi tutti questi volponi sanno benissimo che prima o poi potranno contare sull'immancabile prescrizione. Terra senza speranza.
Claudio
02/03/2023 12:10
Questi sono come degli Autovelox: servono a fare cassa con condanne pecuniarie fuori dal mondo e da ogni logica.
EVIDENZA
02/03/2023 12:48
È la scarsa natalità la colpa!!?
Giovanni
02/03/2023 13:09
e' indispensabile il coordinamento della Corte dei conti con gli Organi di controllo interno delle P.A. e con i dipendenti pubblici che devono operare alla luce degli art. 54 e 98 della Costituzione e del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. il potenziamento della azione preventiva e di vigilanza sull'uso delle risorse pubbliche con il coordinamento Corte dei conti-Organi di controllo interno delle P.A.-dipendenti pubblici a mio parere e' la modalita' piu' efficace per ricondurre l'uso delle risorse pubbliche nelle P.A. entro l'alveo della Costituzione e della Legge.
Riflessione
03/03/2023 02:35
Il fatto che i vertici burocratici sono scelti esclusivamente per meriti politici, lo pagano sia i cittadini che i pubblici dipendenti. Perché i danni fatti da direttori che uniscono arroganza e incompetenza, sono incalcolabili.
Fix
02/03/2023 13:18
Controllate invece come vengono spesi i soldi dei Comuni, e come mai sono tutti con debiti milionari! Iniziando da Palermo! L'irpef è aumentata, e tra qualche anno arriverà al 1.4 %!
Massimo
02/03/2023 19:03
E quanto ci costa la corte dei conti? Sicuramente molto più di quanto recuperato,...