Precari Covid in Sicilia, circolare della Regione: Asp chiamate a una ricognizione del personale necessario
L’Ars ha chiuso il dibattito sui precari Covid senza votare alcun documento dopo avere preso atto della circolare dell’assessore regionale alla Salute Giovanna Volo, arrivata proprio nel pieno del confronto d’aula. Prima di aggiornare i lavori a martedì prossimo alle 16 per il dibattito sull'autonomia differenziata, il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, parlando della circolare ha auspicato che le Asp e gli ospedali seguano le indicazioni in modo omogeneo «perché risulta che l’Asp di Messina non abbia dato seguito alla circolare». Secondo quanto risulta, altre Asp come Caltanissetta e Agrigento hanno già convocato gli amministrativi col contratto in scadenza oggi a presentarsi domani nelle sedi per le proroghe.
Il nodo
Sono scaduti oggi i contratti dei 2 mila precari che sono stati impegnati in Sicilia durante l’emergenza Covid. A dicembre scorso, il governo Schifani aveva deciso di prorogare per due mesi i loro contratti, oggi la scadenza. Stamani una delegazione di questi lavoratori ha manifestato davanti a Palazzo dei Normanni. Durante la sospensione dei lavori parlamentari, il tema è stato affrontato dai capigruppo che hanno invitato il governo a riferire in aula. È stato quindi variato l’ordine del giorno dell’aula, rinviato il dibattito sull'autonomia differenziata a martedì prossimo, per sentire l'esecutivo prima però ci dovrebbe essere un nuovo passaggio in conferenza dei capigruppo. A Palazzo dei Normanni è anche salita nel pomeriggio una delegazione di precari Covid.
Le indicazioni
Arrivano dalla Regione istruzioni operative per le aziende sanitarie e ospedaliere. In particolare, vengono confermate, per il personale sanitario e socio-sanitario, le indicazioni relative alla prosecuzione dei contratti, già fornite alla fine del dicembre scorso. La nota, a firma dell'assessore Volo e del dirigente generale del dipartimento Pianificazione strategica, Salvatore Requirez, prende spunto dalla conversione in legge del decreto-legge 198/2022, meglio noto come Milleproroghe, in vigore da oggi. Nel dettaglio, il Milleproroghe prevede l'estensione fino al 31 dicembre 2024 del periodo entro il quale si possono maturare i requisiti utili (18 mesi) alla stabilizzazione del personale che ha prestato servizio durante la pandemia, nonché l'ampliamento della platea dei destinatari dei processi di stabilizzazione, ricomprendendo, oltre al personale sanitario e socio-sanitario, quello del ruolo amministrativo. Ovviamente, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di personale e nel rispetto delle disponibilità finanziarie di ogni azienda. Da qui l'invito alle aziende sanitarie a «procedere a una celere ricognizione finalizzata a individuare i profili esistenti nelle rispettive dotazioni organiche, ancora non ricoperti, e a verificare quanto personale – reclutato durante l'emergenza Covid – sia in possesso dei requisiti di legge». E anche a una «puntuale ricognizione delle procedure concorsuali in essere». Indicazioni diverse, invece, per l'utilizzo del personale Uca (Unità di continuità assistenziale), già prorogato fino al 28 febbraio, il cui rapporto di lavoro viene esteso di un altro mese, fino al 31 marzo prossimo, così da garantire l'offerta assistenziale territoriale.
Proroga a Ragusa
Sulla scorta della direttiva emanata dall’assessorato regionale alla Salute, l’Asp di Ragusa ha deliberato la proroga, fino al prossimo 30 aprile, dei contratti del personale medico e socio-sanitario che rientra nelle previsioni numeriche e di spesa del Piano triennale del fabbisogno 2022/24. Sono interessati i seguenti profili professionali: 22 medici (per 38 ore settimanali); 21 psicologi (3,5 ore); 133 infermieri (21 ore); 2 infermieri pediatrici (36 ore); 55 operatori socio-sanitari (36 ore); 2 assistenti sanitari (36 ore); 2 tecnici sanitari di laboratorio biomedico (36 ore); 5 assistenti sociali (7 ore). Inoltre, alla luce delle novità introdotte con il decreto Milleproroghe, e facendo seguito all’invito della Regione di "procedere a una celere ricognizione» del personale amministrativo per «individuare i profili esistenti nelle rispettive dotazioni organiche» in possesso dei requisiti di legge «nell’ottica di una prossima procedura di stabilizzazione», l’Asp ha prorogato i contratti di 6 collaboratori e 47 assistenti amministrativi, nel limite massimo orario di 18 ore settimanali. Questo personale, anch’esso reclutato durante l’emergenza Covid, è ritenuto necessario all’espletamento di tutte le attività di gestione ordinaria.
I tecnici informatici
Nella circolare inviata alle Asp e agli ospedali dall’assessore Volo non si fa riferimento ai precari Covid con la qualifica di personale tecnico informatico/ingegnere, oltre mille unità. E in una pec trasmessa dall’Asp di Caltanissetta, l’Azienda sottolinea che «non è possibile procedere a ulteriore proroga del contratto stipulato, salvo diverse disposizioni normative», aggiungendo però, sempre riferendosi al personale tecnico informatico/ingegnere: «Tenuto conto che questa azienda desidera ancora avvalersi della sua collaborazione per garantire la continuità dei servizi potrà presentare istanza di partecipazione, qualora in possesso dei requisiti richiesti, agli avvisi approvati con atti deliberativi il 27 febbraio 2023».
FdI chiede le assunzioni
«Non comprendiamo la scelta dell’assessore alla Sanità, Giovanna Volo, rispetto alla decisione di sospendere tutte le procedure per una possibile assunzione e stabilizzazione del personale amministrativo Covid», hanno affermato, in una nota congiunta, i parlamentari siciliani di FdI. Da parte di Francesco Ciancitto, Manlio Messina, Luca Cannata, Eliana Longi, Salvo Pogliese, Raoul Russo, Salvo Sallemi, Ella Bucalo e Carolina Varchi, c'è «una presa di posizione divergente» e di volere «andare avanti con la stabilizzazione dei precari Covid per sanitari e parasanitari, mentre si decide di fare dietrofront rispetto al personale amministrativo». «Riteniamo sbagliata la scelta di sospendere i concorsi - aggiungono i parlamentari siciliani di FdI -, di non concedere la proroga fondamentale per permettere al personale di maturare i requisiti previsti per legge. Chiediamo, dunque, all’assessore Volo di rivedere la sua posizione, dichiarandoci fin da ora disponibili per sostenere un percorso che segua la strada precedentemente tracciata».
Il plauso della Cisl
«Accogliamo positivamente la soluzione elaborata dall'assessorato alla Salute per consentire che i lavoratori Covid con contratti di lavoro flessibili, anche amministrativi, non vadano a casa. Non è la soluzione migliore ma ci rendiamo conto che è la migliore di quelle possibili». A dichiararlo sono Paolo Montera e Marco Corrao, rispettivamente segretario generale e segretario regionale con delega alla Sanità della Cisl Fp Sicilia commentando la circolare inviata dall'assessore Giovanna Volo alle aziende sanitarie.