Dopo una maratona durata 19 ore, l’Assemblea regionale ha approvato la legge di stabilità per il 2023: 35 i voti a favore e 22 i contrari. Il voto finale è arrivato dopo il via libera a due maxi-emendamenti e a un lungo elenco di norme aggiuntive. Finanziaria approvata dunque dall’Assemblea regionale siciliana, poco prima delle 6, dopo circa venti ore di lavori d’aula no stop. La prima legge di stabilità del governo Schifani. I lavori sono stati condotti dal presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. Sono stati 38 i voti a favore, 24 i contrari. Per l’assessore all’Economia Marco Falcone la Manovra si basa su «tre pilastri»: «La certezza dei conti, il sostegno all’economia della Sicilia, l’ascolto di tutte le forze politiche e sociali. Non c’è un solo ambito socio-economico che non viene toccato dall’iniziativa della Regione Siciliana, in una logica interventista ed espansiva: occupazione, imprese, sanità, disagio sociale, famiglie, precari. E ancora investimenti su trasporti, turismo, sport e cultura. Nei prossimi giorni il via alle prime misure».