L’Assemblea regionale siciliana ha approvato il Documento di programmazione economico-finanziaria (Defr) e la relativa Nota di aggiornamento. I documenti finanziari sono stati integrati, dopo il via libera dell’assessore all’Economia Marco Falcone presente in aula, con una relazione di minoranza composta da 23 punti presentata dal leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca. Un segno di apertura, da parte del governo, nei confronti dell’opposizione. Falcone, al termine della discussione generale, ha annunciato che entro martedì della prossima settimana, «il governo regionale approverà il rendiconto 2021, in contemporanea ai disegni di legge di Stabilità e di Bilancio, oltre al Bilancio e al Rendiconto consolidato relativi all’amministrazione pubblica allargata». La seduta è stata rinviata domani alle 12. «La Nadefr messa a punto dal governo Schifani segue e attualizza le tendenze del quadro macroeconomico italiano e siciliano, declinando anche la strategia generale della Regione per i prossimi mesi», spiega l’assessore Falcone . «Vero è - aggiunge - che le previsioni per il 2023 parlano di decrescita, ma rispetto a questi dati il governo Schifani indica una piano di sostegno all’economia già in fase d’attuazione attraverso gli aiuti alle imprese e alle famiglie, già stanziati, la moratoria sui mutui Irfis e i sostegni a Comuni e agli enti locali su bollette e progettazioni. Il nostro orientamento, che si tradurrà a breve anche nelle ulteriori misure offerte con la legge di Stabilità, è di fronteggiare la prevista recessione con un'imponente immissione di denaro nel mercato siciliano, quasi in una logica keynesiana che mira a utilizzare al meglio le risorse di Po Fesr, Fsc e gli altri fondi strutturali. Per altro verso, comunque, intendiamo lavorare con rigore alla regolarizzazione dei documenti contabili della Regione, così come da indicazioni dalla Corte dei Conti». «Archiviata questa fase sul Defr, adesso ci concentreremo su bilancio e legge di stabilità – afferma il presidente della Regione, Renato Schifani – e gli obiettivi sono ben delineati: spinta alla creazione di nuovi posti di lavoro, sostegno alle imprese per il rilancio del tessuto produttivo siciliano e un forte supporto agli enti locali soprattutto sul fronte delle progettazioni per metterli nelle condizioni di cogliere le nuove opportunità di finanziamento».