Resta più che aperta alla Regione Siciliana la partita delle nomine nelle partecipate. A stento è stato raggiunto un equilibrio fra i partiti sulla divisione delle aziende da controllare. Il caso più spinoso è quello della Seus, la partecipata che gestisce il 118 con un maxi budget da quasi 130 milioni. È nel mirino di Fratelli d’Italia. Il presidente della Regione RenatoSchifani vorrebbe assecondare questa richiesta, ma è fermo sul «no» al nome proposto dagli uomini della Meloni: il candidato è Ferdinando Croce, giovane ex capo di gabinetto di Ruggero Razza. Che però è stato candidato alle Regionali e ciò fa temere a Schifani che su di lui pesi una previsione di legge che gli impedisce di assumere incarichi nel mondo della sanità. Tanto è vero che già quando ci fu da scegliere il nome del commissario per l’ospedale Papardo di Messina, quello di Croce venne scartato.
Si rischia sulla Seus il bis dello scontro interno a Fratelli d’Italia che ha animato la fase di formazione del governo. Perché l’ala guidata dall'ex presidente ed oggi ministro Nello Musumeci e il suo ex assessore alla sanità Razza pressa per quella casella anche se le trattative le stanno conducendo i due segretari regionali (Giampiero Cannella e Salvo Pogliese) che non sono sulla stessa linea.
La Sas, la più grande partecipata che ha in grembo quasi tutti i precari storici, andrà alla Lega. L’Irfis a Forza Italia, con un nome che Schifani deve ancora ufficializzare (intanto ha prorogato il contratto del dirigente generale Giulio Guagliano).
Formalmente le nomine devono avvenire all’interno dei consigli di amministrazione già convocati per i prossimi giorni. Ma c’è chi si è mosso in anticipo. Il Consorzio autostrade siciliano ha scelto i nuovi vertici: anche se si tratta per lo più di dirigenti regionali che terranno le redini della società fino all’individuazione dei profili definitivi (una procedura che potrebbe essere replicata in altre partecipate la prossima settimana). La scelta è caduta su Filippo Nasca (già dirigente del Fondo Pensioni) come presidente e Patrizia Valenti (dirigente della Formazione) come consigliere. C’è poi un esterno, l’ingegnere Massimo Brocato. Dal Cas esce così Alessia Trombino, vicinissima a Musumeci, al punto che l’ex presidente l’ha già chiamata con sé a Roma al ministero del Mare.
Per quanto non definitive, le scelte maturate per il Cas hanno provocato la protesta del segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo: «Uno dei 3 componenti risulta rinviato a giudizio per turbativa d’asta al Comune di Falcone, su richiesta del gip di Patti. Si tratta del professionista (Brocato) indicato dall’assemblea del Cas. Suggerisco al presidente della Regione di intervenire, in autotutela, per salvaguardare la Regione che è comunque il socio di maggioranza dello sgangherato Cas».
In tutti gli altri enti la giunta lunedì nominerà altrettanti dirigenti regionali che reggeranno gli incarichi in qualità di commissari fino a quando non verranno individuati dai partiti i nomi definitivi. Su proposta dell’assessore Luca Sammartino, sono stati nominati solo tre commissari: all'Istituto Vino e Olio Antonio Giannettino, all'Istituto Zootecnico Giovanni Siino, all'Esa Carlo Turiciano. Unico nomine sicuro per le nomine da fare è quello di Vito Riggio alla guida di Airgest, l'azienda che gestisce lo scalo aeroportuale di Trapani Birgi. In ballo infine anche gli Istituto autonomi delle case popolari (Iacp).
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