Il dipartimento delle Autonomie locali dell’assessorato della Funzione pubblica ha emesso il decreto per ripartire più di un milione di euro tra le Unioni di comuni che ne avevano fatto richiesta lo scorso agosto, con l’obiettivo di rendere più funzionali ed efficaci i servizi resi ai cittadini. L’importo complessivo è di un milione e 37 mila euro, di cui 550 mila a valere sul bilancio della Regione Siciliana e 555 mila euro circa a carico dello Stato. A fruire delle misure di sostegno integrato ventiquattro Unioni di comuni già costituite che hanno aderito all’avviso pubblico del 10 agosto scorso.
Si sono aggiudicate il contributo più rilevante, di 90 mila euro ciascuno: «Ibleide», unione dei comuni di Chiaramonte Gulfi, Giarratana e Monterosso Almo nel Ragusano; «Platani-Quisquina-Magazzolo», unione dei comuni di Bivona, Cianciana, San Biagio Platani e Santo Stefano di Quisquina nell’Agrigentino; e i «Comuni dei Nebrodi», costituito da Longi, Frazzano e Mirto nel Messinese.
«Incentiviamo le Unioni di comuni che rappresentano in Sicilia un’importante prospettiva per rafforzare l’efficienza dei servizi verso i cittadini e i territori, in particolare dove risultano carenti di risorse e infrastrutture - ha affermato il presidente della Regione Renato Schifani. - Una forma di azione congiunta tra enti locali che intendiamo promuovere e sostenere, in linea con quanto già previsto dalla legislazione nazionale e regionale».
«Anche quest’anno - ha aggiunto l’assessore alla Funzione pubblica Andrea Messina - la Regione finanzia la gestione associata di alcuni servizi comunali essenziali per i cittadini. Un sostegno importante per superare le difficoltà legate alla frammentazione dei comuni che possono così integrare le loro forze, razionalizzare la spesa e indirizzarla verso una maggiore efficacia». Restano escluse dai benefici, per mancata chiusura delle rendicontazioni degli anni precedenti o per difformità varie nella presentazione delle domande, le Unioni dei comuni: «Terra delle Acque» (Francofonte, Licodia Eubea), nel Catanese; «Valle del Tirreno» (Valdina, Torregrotta, Monforte, Condrò, Roccavaldina), «Costa Alesina» (Tusa, Motta D’Affermo, Castel di Lucio, Pettineo) e «Valli dei Nebrodi» (Tortorici, Galati Mamertino, Castell’Umberto), nel Messinese.
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