Venerdì 22 Novembre 2024

Svimez: il reddito di cittadinanza ha ridotto i poveri al Sud ma non fa trovare lavoro

Luca Bianchi

Il Reddito di cittadinanza ha avuto un ruolo fondamentale nel contenere la povertà: senza la misura le famiglie povere sarebbero state quasi 2,5 milioni, quasi 450 mila in più rispetto al 2020, cui corrispondono oltre 1 milione in meno di persone in condizione di povertà assoluta, di cui 750 mila nel Sud. Lo ha affermato Luca Bianchi, direttore generale Svimez, riconoscendo che lo strumento è stato però inefficace ad accompagnare i beneficiari verso il lavoro. Nel Sud per carenza di offerte di lavoro e per le inefficienze dei servizi per l’impiego, su una platea di circa mezzo milione di occupabili, solo 1 su 5 ha ricevuto un’offerta. Secondo Bianchi, va quindi rafforzata la parte relativa all’avviamento al lavoro ma dall’altro bisogna porre attenzione ad intervenire sugli occupabili, perchè appunto «4 su 5 non hanno ricevuto nemmeno un’offerta di lavoro. Quello è un bacino da svuotare, mettendo in campo politiche attive, ma tagliare lo strumento «da un momento all’altro rischia di costituire nuove povertà». «Avremmo voluto raccontare un rapporto diverso quest’anno - ha precisato Bianchi - perchè prima dei drammatici fatti dell’Ucraina il Sud aveva partecipato in maniera rilevante alla ripresa post covid» grazie all’arrivo finalmente di nuovi investimenti. Poi sul Mezzogiorno si è abbattuta «una gelata», con uno shock inflazionistico pesante, perchè «è come se nel Sud ci fosse un’inflazione più forte che nel resto del Paese». Per questo, è necessario cercare di sterilizzare quanto più possibile l’impatto delle bollette e dei costi alimentari sulle famiglie. Ma «siamo convinti - ha affermato - che nonostante la fase difficile, politiche adeguate possano rappresentare l’occasione straordinaria per rimettere in gioco le potenzialità del Sud»

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