Il Consiglio regionale dell’Anci Sicilia torna a ribadire la forte preoccupazione per i gravissimi effetti che si stanno determinando a causa dei rincari del costo dell’energia elettrica, del gas e dell’acqua e chiede un intervento urgente al Governo nazionale e regionale affinché si eviti il default di imprese e istituzioni che renderebbe impossibile fornire servizi adeguati ai cittadini. E’ quanto emerso nella seduta di stamattina, svoltasi a Palermo nei locali dell’Associazione e convocata specificatamente per affrontare il tema del caro bollette e della crisi strutturale dei comuni siciliani.
Il caro bollette fa chiuedere le imprese e causa licenziamenti
«Il caro bollette - affermano i componenti del consiglio regionale dell’Anci -, oltre ad essere causa della chiusura di un gran numero di imprese che si vedono costrette a licenziare i propri dipendenti con inevitabili e gravissime ricadute sul territorio e sulle famiglie siciliane già in difficoltà, mette in pericolo l’erogazione di servizi fondamentali come l’illuminazione pubblica, il trasporto locale o il riscaldamento delle scuole e l’esorbitante aumento dei costi dell’energia graverà sulle casse dei Comuni per almeno 1 miliardo di euro, una condizione che, senza un adeguato intervento normativo ed economico da parte del Governo, sarebbe assolutamente insostenibile e si sommerebbe, purtroppo, in Sicilia, alle gravi criticità di carattere strutturale dei Comuni siciliani, i quali, come più volte denunciato dall’Anci Sicilia, vivono una difficilissima condizione finanziaria e organizzativa che ha già costretto numerosi Enti a dichiarare il dissesto finanziario e a predisporre piani di riequilibrio finanziario».
Costi insostenibili per le famiglie
«L’aumento esponenziale del costo delle bollette - aggiungono -, impoverendo le famiglie, renderà ancora più grave il tasso di mancato pagamento della fiscalità locale da parte dei cittadini con un ulteriore effetto domino. Si tratta di dati che ci preoccupano fortemente e che necessitano di un significativo e improcrastinabile intervento anche a livello regionale a tutela delle istituzioni locali in uno stato di grave sofferenza, che devono fare i conti, con enormi difficoltà sul piano demografico, sociale e della crescita economica quasi del tutto sconosciute in altre parti del Paese. Su questi temi, sulla necessità di un incremento delle risorse per gli Enti locali dell’Isola e per sfruttare in maniera adeguata le opportunità di sviluppo offerte dal Pnrr, chiederemo un confronto con il neopresidente della Regione Siciliana, Renato Schifani subito dopo la formazione della Giunta. Chiediamo, infine, al Governo nazionale un intervento straordinario, anche con il coinvolgimento della Commissione europea, tanto per la riduzione del costo della energia quanto per il ristoro immediato dell’aumento dello stesso».
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