Ignazio La Russa è il presidente del Senato con 116 voti. La presidente della seduta Liliana Segre, dopo aver proclamato il risultato delle elezioni, ha sospeso la seduta. I senatori presenti sono stati 187, i votanti 186, la maggioranza richiesta era di 104 voti. La Russa ne ha ottenuti 116, Segre 2, Calderoli 2, le schede bianche sono state 66. Il commento di Giorgia Meloni: "Congratulazioni al neopresidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa. Siamo orgogliosi che i senatori abbiano eletto un patriota, un servitore dello Stato, un uomo innamorato dell'Italia e che ha sempre anteposto l'interesse nazionale a qualunque cosa. Per Fratelli d'Italia Ignazio è punto di riferimento insostituibile, un amico, un fratello, un esempio per generazioni di militanti e dirigenti", afferma la leader di Fdi. "Grazie a tutti coloro che, con senso di responsabilità e in un momento nel quale l'Italia chiede risposte immediate, hanno consentito di far eleggere già alla prima votazione la seconda carica dello Stato. Continueremo a procedere spediti". Fumata nera, invece, nell'Aula della Camera nella prima votazione per l'elezione del presidente. Nessuno ha raggiunto il quorum richiesto di 267 voti, i 2/3 dei componenti dell'Assemblea, per far scattare l'elezione. Servirà una nuova votazione, già prevista alle 14. La seconda sarà convocata alle 14 e la terza alle 17.
Da Paternò a Roma, chi è il colonnello di FdI
Il siciliano Ignazio Benito Maria La Russa classe ‘47, nato a Paternò, è il nuovo presidente del Senato per la XIX legislatura dopo che, fino a ieri, sempre a palazzo Madama, ha vestito i panni di vicepresidente. In quanto alla politica è figlio d’arte: il padre Antonio, nel dopoguerra fu senatore del Movimento Sociale Italiano. Si racconta che il primo palco Ignazio lo abbia calcato a dieci anni, proprio accanto al papà. L’impegno in prima persona arriva nei lontani anni ‘70 quando milita nel Fronte della gioventù. L’avvocato La Russa si laurea all’università di Pavia e precedentemente studia in un collegio a San Gallo, in Svizzera. Uno dei suoi incarichi più importanti è stato quello di difensore civile nel processo per l’omicidio di Sergio Ramelli, militante del fronte della gioventù ucciso a Milano nel 1975. Ha due fratelli: Romano , ex europarlamentare, e Vincenzo, avvocato e parlamentare ed una sorella Emilia. Arriva in parlamento con il Movimento sociale nel ‘92 e vi rimane ininterrottamente per 9 legislature. Durante la svolta di Fiuggi nel 1995, è in prima linea nella fondazione di Alleanza Nazionale, guidata da Gianfranco Fini. E’ poi ministro della Difesa nel governo Berlusconi IV dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011. Un anno dopo, il 17 dicembre 2012, annuncia la sua uscita dal Popolo della Libertà e fonda il partito Fratelli d’Italia insieme a Giorgia Meloni e Guido Crosetto. Nel 2013 entra a Montecitorio con FdI. Dopo 26 anni trascorsi ininterrottamente alla Camera dei deputati (dal 1992 al 2018), alle elezioni politiche del 2018 viene candidato al Senato della Repubblica, nel collegio uninominale Lombardia per la coalizione di centro-destra in quota Fratelli d’Italia, e viene eletto senatore con il 44,52% delle preferenze. Il 28 marzo 2018 viene eletto vicepresidente del Senato della Repubblica con 119 voti. Personaggio poliedrico, caratterizzato dalll’immancabile pizzetto e dal marcato accento siciliano. Appassionato di calcio, sempre fedele al suo grande amore per l’Inter. Famoso per avere la battuta facile, non rinuncia mai alla frase ironica e scherzosa neanche quando siede sullo scranno dell’Aula del Senato come vice presidente. Ha fatto da doppiatore nel cartone animato I Simpson nell’episodio intitolato «Dolce e amara Marge». Ignazio la Russa è sposato con Laura De Cicco da più di trent’anni. Dalla loro unione sono nati tre figli: Antonino Geronimo, Leonardo Apache e Lorenzo Cochis.