Protestano i giudici tributari contro la recente riforma tributaria pubblicata sulla gazzetta ufficiale dello scorso primo settembre. Dal 19 al 21 settembre è stato proclamato lo sciopero. Secondo i rappresentanti dei giudici occorrono delle urgenti modifiche alla legge di riforma, come per esempio «il mancato rafforzamento dell’indipendenza del giudice tributario ancora oggi incardinato presso il ministero dell’Economia e Finanze, ed inoltre la disparità di trattamento sia sotto il profilo economico che giuridico tra gli attuali giudici tributari ed i magistrati Tributari che verranno assunti per concorso nonostante l’espletamento delle stesse funzioni giudiziarie».
«Disparità tanto più stridente se si considera che, quantomeno, in sede di prima applicazione - dice Salvino Pillitteri vicepresidente vicario dell’associazione magistrati tributari - saranno i giudici tributari attualmente in servizio a doversi occupare del tirocinio e della valutazione dei nuovi magistrati assunti per concorso».
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