Dal ponte sullo Stretto ai termovalorizzatori, Renato Schifani nella prima uscita pubblica a Palermo da candidato alla presidenza della Regione mette in evidenza le priorità dela sua agenda politica.
«Il ponte sullo Stretto rimane per noi una priorità. Ricordo che quando ero capogruppo del mio partito, al governo Berlusconi, eravamo andati molto ma molto avanti. Poi il governo Prodi ha deciso in 90 giorni di azzerare tutto mettendo in liquidazione addirittura la società Ponte sullo Stretto». Così il candidato del centrodestra ha tracciato il primo obiettivo, parlando con i giornalisti a Palermo, a margine della conferenza stampa di presentazione dei candidati al parlamento nazionale e all’Assemblea regionale Siciliana, nelle liste di Noi Moderati e di Popolari e Autonomisti-Noi con la Sicilia. «È evidente -aggiunge Schifani - che purtroppo non si è riusciti ad inserirlo nel progetto del Pnrr ma troverò sicuramente nell’amico Occhiuto (il presidente della Regione Calabria), se dovessi diventare presidente della Regione, un valido alleato affinché quest’opera possa finalmente avere inizio e realizzarsi».
«Termovalorizzatori sì, perché trasformano i rifiuti in energia - ha detto Schifani - . Ormai la tecnologia è avanzata ed è in grado di garantire tutte le città dal pericolo di inquinamento. Valuterò l’ipotesi di chiedere al governo nazionale l’approvazione della norma Gualtieri, voluta per Roma, che consenta alla Sicilia Occidentale e Orientale, ai due sindaci delle città metropolitane, di avere poteri più veloci, poteri commissariali per sveltire le procedure».
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