"Condanno con forza il nuovo atto di vandalismo fatto al murale che raffigura Giovanni Falcone e Paolo Borsellino a piazza Bologna, che è stato imbrattato con vernice rossa e scritte incongrue e che nulla hanno a che vedere con la battaglia che i due giudici hanno portato avanti contro la mafia." Così l'assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor. Un’informativa dei carabinieri è attesa in procura. Ignoti hanno vandalizzato l’opera con vernice rossa e scritte con spray nero contro l’Antimafia «l'Antimafia tortura» e «Alfredo libero, no al 41bis» accompagnate dalla firma A cerchiata simbolo degli anarchici. Secondo quanto si apprende il murale sarebbe stato vandalizzato nella notte tra domenica e lunedi e i militari della stazione di piazza Bologna che indagano sull'episodio acquisiranno le immagini delle videocamere presenti in zona per cercare di ricostruire quanto accaduto. «Inaccettabile l’atto vandalico che ieri a Roma ha deturpato il murale di piazza Bologna dedicato a Giovanni Falcone e a Paolo Borsellino. Un gesto vile a cui vogliamo subito porre rimedio», scrive il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. «Per questo - aggiunge - insieme a Francesca Del Bello Presidente Municipio Roma 2 e all’autore del dipinto, Paolo Colasanti in arte Gojo, ripristineremo al più presto l’opera. Roma non dimentica chi ha sacrificato la propria vita per la lotta alle mafie e ne custodisce la memoria». "Non è nient'altro che un inaccettabile atto di teppismo, quale che ne sia la motivazione, e uno sfregio alla memoria di due importanti magistrati che hanno pagato con la vita la lotta contro la criminalità organizzata - aggiungeGotor -; un attacco alla cultura della legalità, per giunta il secondo a distanza di pochi mesi sulla stessa opera, e Roma non può tollerarlo. Il murale era già stato restaurato a gennaio alla presenza di associazioni, studenti e cittadini e lo sarà di nuovo. Ringrazio la presidente del Municipio II, Francesca Del Bello, e l’assessore municipale alle politiche giovanili, Gianluca Bogino, per essersi prontamente attivati, nonché l’autore dell’opera, Paolo Colasanti in arte Gojo, per aver dato nuovamente disponibilità a restaurarla".