Venerdì 22 Novembre 2024

Alla Regione Siciliana un tesoretto di 813 milioni: ecco a chi vanno i soldi, ci sono pure Lsu e Pip

Palermo, protesta per gli Lsu in una vecchia foto (del 2008)

Chiusi senza tanto clamore gli accordi con lo Stato, l’assessore all’Economia della Regione Siciliana ha portato d’urgenza in giunta una maxi manovra correttiva. Sul tavolo Gaetano Armao ha messo un tesoretto di 813,713 milioni frutto di aiuti statali e sblocco di somme precedentemente accantonate. Un budget che serve al governo Musumeci per completare la Finanziaria approvata a metà maggio: in particolare adesso scatta lo scongelamento di quasi mezzo miliardo di finanziamenti che erano stati assegnati due mesi fa ma prudenzialmente messi in freezer proprio in attesa del via libera da Roma. È stato un insolito sabato sera, quello degli assessori. Convocati d’urgenza da Musumeci e Armao. La manovra ha infatti tempi strettissimi: la giunta ne completerà l’esame probabilmente oggi o domani. Martedì verrà spedita all’Ars. E il governo spera che il voto arrivi entro fine mese. Ad attendere questi passaggi ci sono categorie fra le più importanti della galassia regionale. I Comuni avranno da questa manovra gli ultimi 47 milioni del budget previsto in Finanziaria. Tirano un sospiro di sollievo tutti i precari storici: gli Lsu avranno 15,6 milioni, i Pip 12,8 (e così il budget annuale arriva di nuovo a 31 milioni), gli operai dei cantieri di servizi di Caltanissetta e Enna avranno 3,5 milioni. Per il trasporto pubblico locale (i bus urbani ed extraurbani) la manovra scongela 68 milioni e mezzo e per i traghetti che collegano le isole minori altri 26,8. Tutto ciò che era stato congelato a maggio, si sblocca adesso. All’Istituto Vini e Oli di Sicilia andranno 1,856 milioni, un milione all’Istituto per l’Incremento Ippico, 1,237 milioni all’Istituto Zootecnico, 16,9 alla Sas. Oltre 6 milioni sono previsti per parchi e riserve, 9,7 milioni per finanziare i corsi di formazione del cosiddetto «obbligo scolastico» e un milione e mezzo per le scuole paritarie. Per l’assistenza scolastica ai disabili la manovra scongelerà gli ultimi 11,2 milioni necessari a garantire l’intero anno. Agli Ersu andranno 4,6 milioni e un milione e 320 mila euro ai consorzi universitari. Si sbloccano poi finanziamenti minori dal grande impatto «elettorale»: un milione e 258 mila euro andranno alla propaganda, un milione e 874 mila euro serviranno a finanziare il bando per assegnare i contributi della vecchia Tabella H. E poi, solo per citare i casi più noti, 520 mila euro a TaoArte e 93 mila euro alle Orestiadi. Armao ha costruito questa manovra – realisticamente l’ultimo atto della legislatura – dopo che da Roma ha ricevuto l’ok ad alcune operazioni che liberano somme del bilancio regionale e che si aggiungono a trasferimenti reali. In primis lo Stato ha garantito poco meno di 376 milioni come contributo per la copertura delle minori entrate dovute alla pandemia. Poi nel conto sono finiti 211 milioni che dovevano servire a coprire il disavanzo registrato fino al 2018 e che lo Stato ha autorizzato a rinviare in futuro. Il resto sono operazioni contabili, concordate fra Roma e Palermo, molto tecniche ma dal grande impatto. Nella relazione che accompagna il testo della manovra Armao ha scritto che fra le somme sbloccate adesso e quello che è arrivato da Roma nel corso dell’approvazione della Finanziaria a maggio «il totale delle somme rinvenute dal governo regionale è di un miliardo».  

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