«Oggi l’Italia è unanimemente considerata a livello internazionale come un Paese guida nella lotta al crimine organizzato e alla corruzione». Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio intervenendo a Napoli all’Assemblea parlamentare del Mediterraneo incentrata sul tema «Convenzione di Palermo: il futuro della lotta alla criminalità organizzata transnazionale».
«La lotta alla criminalità organizzata internazionale - sostiene Di Maio - come sfida comune per una regione strategica per l’Italia, quella mediterranea, in cui la comprensione condivisa del fenomeno, lo scambio di buone prassi e la definizione di strategie coordinate è fondamentale. Valore aggiunto di questo contesto, poi, è la dimensione parlamentare, testimone diretta della volontà e delle sensibilità dei cittadini, e quindi prima e più immediata interprete della sua domanda di futuro».
Il ministro degli Esteri ha ricordato Giovanni Falcone «tra i primi a intuire l’importanza della cooperazione internazionale per contrastare efficacemente le mafie. Il 23 maggio scorso, nel trentennale della strage di Capaci, abbiamo voluto ricordare a Palermo la proiezione internazionale del pensiero di Falcone. Il giudice Falcone ha contribuito a tracciare le linee di fondo della diplomazia giuridica italiana, vera e propria direttrice della nostra politica estera e della nostra azione multilaterale. La Farnesina ha raccolto con orgoglio e responsabilità la sua eredità, concorrendo alla costruzione di principi dello Stato di diritto riconosciuti universalmente».
Poche settimane prima di essere ucciso, ricorda Di Maio, Falcone «prese parte a Vienna alla prima sessione della Conferenza delle Nazioni Unite sulla prevenzione del crimine e la giustizia penale, chiedendo un impegno globale nella lotta alla mafia. La Convenzione delle Nazioni Unite contro il crimine organizzato transnazionale, sottoscritta nel 2000 a Palermo, incarna il pensiero del Giudice Falcone affermando il principio secondo cui, per prevenire e combattere il crimine organizzato, gli Stati devono unire le loro forze e collaborare».
Persone:
7 Commenti
sax
21/06/2022 10:30
A questo non si può più sentire con i discorsetti pronti.....
Aldebaran
21/06/2022 12:00
Tutti , da quando è stato assassinato, si affrettano a dichiarare di essere grati a Giovanni Falcone. Peccato che nel corso della sua attività che non ha mai avuto uguali e temo che non ne avrà, è stato attaccato e osteggiato vergognosamente. Un mondo di ipocriti e pulcinella.
Peppe71
21/06/2022 12:24
Hai ragione, peccato che lo stato lo ricordi cosi' spesso con cerimonie e proclami, ma non faccia nulla per mettere in chiaro i tanti dossier "segretati" che svelerebbero complicità e convivenze tra stato e mafia.
Rosa Rita La Marca
21/06/2022 12:32
Qualcheduno dovrà anche avere il coraggio di cambiare ciò che non ha funzionato nel corso del tempo, non divinizzando alcun mortale, come se le opinioni, pur geniali, avanguardistiche, argute e risolutive per quel dato momento, non debbano mai essere soggette a sane critiche da parte di chi ha esperienza diretta coi problemi toccati. Sono, alcuni, fenomeni, che devono finire. Il crimine non finirà mai- La terra non è il paradiso. Ma lasciare che l'inferno prevalga è ingiusto.
Cdm84
22/06/2022 00:42
Il suo pensiero non è chiarissimo. Meglio così
Batticinque
21/06/2022 14:43
Di pessimo gusto tirare in ballo defunti eccellenti per lanciare proclami, meglio i fatti no? Di Maio con la politica ha vinto un terno al lotto: dopo tanti ministeri continua a non capire nulla di nulla, però ha imparato a presentarsi formalmente meglio senza andare troppo oltre: per esempio ha imparato a evitare di usare il condizionale in pubblico. Quando parla sembra un robottino con la carica a manovella. Però è grazioso, dove lo metti sta.
fred
21/06/2022 17:09
Che simpatico umorista.
Salvo
22/06/2022 18:13
Qualsiasi progetto politico a favore_per i diritti del popolo verrà organizzato la stessa tipologia per eliminarlo. Purtroppo è finita una speranza per il medio/basso abitante italiano.