Pd e M5s fanno le loro mosse in vista delle primarie del centrosinistra. Si dovrebbe riunire venerdì prossimo la direzione regionale del Pd per la scelta del candidato alle primarie del campo progressista, previste il 23 luglio. Oggi pomeriggio (21 giugno 2022) è in programma l’assemblea dei circoli della Sicilia occidentale, ieri c’è stata quella della parte orientale. Chiuse le consultazioni, il segretario dem Anthony Barbagallo dovrebbe formalizzare in direzione la proposta di candidatura: in pole ci sarebbe, l’eurodeputata Caterina Chinnici. La direzione dei democratici potrebbe pronunciarsi sulla relazione del segretario o votare.
Sono ore travagliate per i grillini che si organizzano per la scelta del loro candidato. Il luogo scelto è evocativo, la biblioteca comunale Scarabelli da dove partì la corsa dei 5stelle dieci anni fa, che portò il Movimento alla storica conquista degli scranni dell’Assemblea siciliana: sabato prossimo si riuniranno nel grande salone gli iscritti del M5s in un’assemblea che il referente in Sicilia, Nuccio Di Paola, si appresta a convocare. La riunione, apprende l’ANSA, servirà a individuare le disponibilità a candidarsi alle primarie del campo progressista, in programma il 23 luglio, per la scelta del candidato alla presidenza della Regione siciliana. Acquisite le disponibilità dei nominativi o del nominativo sarà sottoposta al vaglio del leader del M5s, Giuseppe Conte: spetta a lui stabilire il metodo di individuazione del candidato pentastellato tra la rosa dei disponibili, che si misurerà poi con gli sfidanti individuati dal Pd e dalla Sinistra o altri eventuali partecipanti della società civile. In base al regolamento approvato dai partiti, le candidature alle primarie dovranno essere formalizzate tra il 23 e il 30 giugno.
Dopo gli ottimi risultati delle amministrative, soprattutto a Palermo, Azione e +Europa starebbero valutando l’ipotesi di correre da soli alle regionali in Sicilia. Nella rosa dei nomi, secondo quanto risulta all’Ansa, c’è anche il magistrato Massimo Russo, che fece parte del governo di Raffaele Lombardo, con delega alla Sanità. Russo avrebbe già incontrato Carlo Calenda.
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