La Finanziaria «snella» annunciata da giorni dal governo Musumeci a corto di risorse porta comunque con sé lo sblocco delle assunzioni e una misura che permetterà l’assorbimento nel sistema pubblico delle vecchie Opere pie e dei loro 700 dipendenti. Eccola l’ultima Finanziaria targata Musumeci-Armao che, sulla carta, dovrà essere approvata entro fine mese. Condizionale d’obbligo visto che l’assenza di misure suggerite dagli assessori per accontentare i partiti provocherà all’Ars una pioggia di emendamenti che stravolgeranno il testo base. Tanto più che le spaccature nel centrodestra indurranno alla creazione di maggioranze variabili su tutte le norme al voto. E poi c’è da fare i conti col miliardo che manca per coprire le mancate entrate tributarie: un vuoto che costringerà a congelare altrettante spese per svariati settori (precari, Comuni, partecipate) fino a quando non arriverà una mano dallo Stato. Sul Giornale di Sicilia oggi in edicola un servizio di Giacinto Pipitone.