Amministrative in Sicilia, dai comizi alle affissioni la marcia verso il 12 giugno: le regole per i candidati
Si avvicina la data del 12 giugno quando tantissimi siciliani saranno chiamati alle urne per eleggere sindaci e consiglieri comunali e di circoscrizione. Già da diverse settimane i candidati hanno cominciato ad affiggere manifesti, a distribuire volantini e ad incontrare i cittadini ma ci sono delle regole alle quali attenersi, norme in materia di propaganda elettorale e comunicazione politica. La normativa, come ricordano le Prefetture, serve per garantire la par condicio tra le forze politiche presenti nel territorio e tra i candidati che partecipano alle competizioni elettorali, ed ecco che sia per quanto riguarda la pubblicità che i programmi c'è una disciplina che prevede, tra le altre cose, lo stop, nella giornata precedente e durante le operazioni di voto, dove gli elettori non possono più essere raggiunti da forme di propaganda pubblica.
Sondaggi, comizi, riunioni
La normativa stabilisce, dal 15esimo giorno antecedente alla data delle votazioni, il divieto di rendere pubblici o, comunque, di diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori. Dalle ore 24,00 del secondo giorno precedente a quello della votazione, cessano comizi, riunioni di propaganda elettorale diretta o indiretta. Nei giorni destinati alla votazione, vige, infine, il divieto di ogni propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall’ingresso delle Sezioni Elettorali.
Spazi per le affissioni di propaganda elettorale
Le giunte comunali, dal 33esimo al 30esimo giorno antecedente a quello della votazione (da martedì 10 maggio 2022 a venerdì 13 maggio 2022) dovranno stabilire e delimitare, in ogni centro abitato con popolazione superiore a 150 abitanti, gli spazi da destinare alle affissioni di propaganda elettorale dei partiti o gruppi politici che parteciperanno alle elezioni con liste di candidati. Le giunte comunali dovranno inoltre provvedere, entro i due giorni successivi alla ricezione delle liste ammesse, alla ripartizione degli spazi in tante sezioni quante sono le liste che parteciperanno alla competizione elettorale.
Propaganda elettorale
Dal 30esimo giorno antecedente a quello della votazione (venerdì 13 maggio 2022) ha inizio il periodo di propaganda elettorale. In questo periodo è ammessa la propaganda elettorale a mezzo di manifesti, scritti murali, stampati murali e giornali murali, nei limiti consentiti dalla legge 212/1956. È invece vietata ogni forma di propaganda elettorale luminosa o figurativa, a carattere fisso, in luogo pubblico, escluse le insegne indicanti le sedi dei partiti; così come è vietato il lancio o il getto di volantini in luogo pubblico o aperto al pubblico ed ogni forma di propaganda luminosa mobile. Tutte le pubblicazioni di propaganda elettorale a mezzo di scritti, stampa o fotostampa, radio, televisione, incisione magnetica ed ogni altro mezzo di divulgazione devono indicare il nome del committente responsabile. Sempre dal 13 maggio possono tenersi i comizi e le riunioni elettorali senza obbligo di preavviso al Questore. Durante detto periodo l’uso di altoparlanti su mezzi mobili è consentito soltanto per il preannuncio dell’ora e del luogo in cui si terranno i comizi e le riunioni di propaganda elettorale ma solamente dalle ore 9,00 alle ore 21,30 del giorno della manifestazione e di quello precedente, salvo diverse motivate determinazioni più restrittive adottate da parte degli Enti Locali interessati, relativamente agli orari anzidetti. La pubblicità elettorale fonica è autorizzata dal sindaco o dal commissario del Comune interessato o, nel caso in cui si svolga sul territorio di più Comuni, del Prefetto della provincia in cui ricadono i Comuni stessi.
Locali comunali
Dal giorno di indizione dei comizi elettorali, ovvero dallo scorso 13 aprile, i Comuni, sulla base di proprie norme regolamentari e senza oneri a proprio carico, sono tenuti a mettere a disposizione dei partiti e dei movimenti presenti nella competizione elettorale, in misura eguale fra loro, i locali di proprietà comunale, già predisposti per conferenze e dibattiti.