Domenica 17 Novembre 2024

Covid, il governo: «Ancora mascherine al chiuso, quarta dose solo agli anziani»

Mascherine ancora necessarie al chiuso, secondo il governo

«Le mascherine al chiuso sono ancora molto importanti perché la circolazione del virus resta molto alta. Al chiuso è obbligatoria fino al 30 aprile: valuteremo l'andamento e decideremo ma oggi dico che la mascherina è ancora essenziale per contrastare il virus». Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo alla trasmissione Radio anch’io. «Cambia la gestione della pandemia - ha detto inoltre - e si sta provando a portarla da un regime straordinario ad uno ordinario, ma con i piedi per terra perché non c'è un pulsante off che spegne la pandemia, la pandemia è ancora in corso». Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, intervistato da Sky Tg 24, ha confermato che «la mascherina ha mostrato di essere uno strumento molto efficace  nella difesa dal Covid», ma ha aggiunto che «l’obiettivo del governo è arrivare al primo maggio e non prevedere più neanche la mascherina al chiuso. Questo è l'obiettivo e credo ci siano condizioni per raggiungerlo, al di là di situazioni particolari che valuteremo. Credo anche questo sia un segno di ritorno alla normalità». I numeri ad ogni modo dicono che bisogna ancora stare in campana.  L'Istituto superiore di sanità infatti informa (monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute) che l'indice Rt - che indica la velocità di trasmissione del virus, è salito a 1,24. L'incidenza (il numero di casi in rapporto alla popolazione) è invece discesa ed è andata giù a  836. Un lieve calo quello dell’incidenza settimanale dei casi di Covid a livello nazionale: 836 ogni 100.000 abitanti (25/03/2022 -31/03/2022) contro 848 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente (18/03/2022 -24/03/2022, dati flusso ministero Salute). Nel periodo 9 - 22 marzo 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,24 (range 1,14 - 1,31), in aumento rispetto alla settimana precedente (quando è stato pari a 1,12) e con un range che supera la soglia epidemica anche nel limite inferiore. È l’Umbria la regione con l'incidenza più alta, 1.314, seguita dalla Puglia con 1.281 e dall’Abruzzo con 1.167 rispetto al valore medio nazionale di 836 casi ogni 100 mila abitanti. Il valore più basso con 345 in Valle d’Aosta. Per l’area medica è sempre l’Umbria con il valore più alto di occupazione dei posti letto con 34,6%, seguita dalla Calabria 34,3% e la Basilicata rispetto al 15,2 di valore nazionale. Per le terapie intensive la Sardegna è al 10,3%, la Calabria a 10,1% e l’Abruzzo a 8,8% con un valore medio nazionale di 4,7%. L'Rt invece sale e preoccupa. Era dallo scorso fine dicembre che l'indice di trasmissibilità Rt non superava il valore di 1,24 registrato oggi, sforando dunque la soglia epidemica dell’unità. Il valore di Rt si era infatti mantenuto sempre sotto 1,24 nei mesi di ottobre e novembre scorsi. È poi schizzato in alto nel monitoraggio del 7 gennaio 2022 relativo al periodo 15 dicembre -28 dicembre 2021, registrando un valore medio calcolato sui casi sintomatici pari a 1,43 con un range compreso appunto tra 1,23 e 2. Un altro dato che non rassicura gli organi di governo arriva dal tasso di occupazione in terapia intensiva, che è al 4,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 31 marzo) contro 4,5% della settimana precedente (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 24 marzo). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 15,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 31 marzo) contro il 13,9% di sette giorni fa (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 24 marzo). I reparti di area medica superano dunque il livello della soglia di allerta fissato al 15%. Il ministro Speranza in radio ha avuto anche modo di parlare di vaccini. «La quarta dose - ha detto - non è prevista per tutti ma per le persone più anziane, servirà un’indicazione univoca da parte dell’Europa da quale età partire per gli anziani, siamo una comunità, quando si parla di quarta dose non si parla di quarta dose per tutti».  

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