All'Ars si consuma la nuova battaglia della guerra in Forza Italia. Il presidente Gianfranco Miccichè, infatti, ha chiesto ai gruppi parlamentari di nominare i nuovi deputati per le commissioni. Si tratta di un atto che nell'attuale contesto, dopo lo strappo sull'elezione non riconosciuta di Mario Caputo come capogruppo di Forza Italia, aggrava lo scontro all'interno del partito in Sicilia.
La rotazione negli organismi parlamentari è una procedura che in genera si verifica a metà legislatura e non alle sue battute finali. Chiaro segnale che il voto per le amministrative in Sicilia e quello per le regionali stanno provocando un vero e proprio terremoto in Forza Italia.
Nel mirino degli "ortodossi", c'è infatti la gestione di Gianfranco Miccichè. L'ala più conservatrice fatica a digerire la sua iperattività nella ricerca della quadra per le alleanze a Palermo e la sua passione per un "modello Draghi" nell'Isola coinvolgendo il Pd.
La miccia è scoppiata con le diserzioni delle recenti riunioni volute da Miccichè. E ieri lo scontro ha raggiunto il suo apice quando sette deputati (sui 13 che compongono il gruppo parlamentare all'Assemblea siciliana) si sono auto-convocati e hanno eletto un nuovo capogruppo, Mario Caputo. Ma poco dopo, Tommaso Calderone, il capogruppo fedele a Miccichè, ha contestato ai deputati l'illegittimità dell'auto-convocazione mentre la Presidenza dell'Ars non ha "ratificato" il cambio alla guida di Fi e ha invitato il gruppo a fare chiarezza.
Oggi una nuova tappa dello scontro con l'azzeramento, di fatto, delle commissioni parlamentari.
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