Gentile Direttore, essere fatto oggetto (com’è avvenuto sul Giornale di Sicilia del 13 marzo) di attenzione critica da parte del professore Fiandaca è per me un privilegio, stante la levatura professionale dell’interlocutore. Ben vengano le riflessioni anche divergenti su temi particolarmente complessi della nostra storia nazionale. Vorrei però segnalare un profilo. La mia lettera del 9 marzo, alla quale ora risponde il prof. Fiandaca, l’avete giustamente intitolata «Anche noi salvammo l’Italia dall’abisso». Nel corpo della lettera ho poi parlato di «forte reazione corale (forze dell’ordine, magistratura, società civile, politica una vota tanto unita)». Dunque «anche noi», «sforzo corale»: quanto basta per osservare che la tesi secondo cui la magistratura ha svolto un «ruolo salvifico della nostra democrazia in grave crisi nei primi anni Novanta» (contestata dal prof. Fiandaca) corrisponde al mio pensiero sull’a z i one antimafia dopo le stragi del 1992, ma solo precisando - appunto - che tale ruolo non fu della sola magistratura, ma «anche» della magistratura come parte di una «reazione corale». Cordiali saluti. *Ex procuratore capo a Palermo