Ferrovie, Cordaro: «Il raddoppio della Palermo-Catania sì, ma senza stravolgere Floriopoli»
Aperto il confronto sul collegamento ferroviario tra Palermo e Catania anche alla luce delle paure espresse da molti sindaci del territorio, in particolare per il rischio che alcune opere previste dal progetto possano sconvolgere l'area storica della Targa Florio, nota con il nome di Floriopoli. Stamattina, mentre l'assessorato regionale ai Beni culturali, guidato da Alberto Samonà, rendeva pubblico il parere contrario della Sovrintendenza di Palermo ad alcuni interventi previsti dal progetto (un viadotto e due rotonde), presso l’assessorato Territorio e Ambiente della stessa Regione Siciliana c'è stata una riunione che è servita ad affrontare quelle che una nota definisce «criticità emerse per la realizzazione dell'infrastruttura e relative, in particolare, al progetto definitivo della tratta Fiumetorto-Lercara Diramazione». All’incontro, presieduto dall’assessore Toto Cordaro, erano presenti i sindaci di Aliminusa, Castronovo di Sicilia, Cerda, Montemaggiore Belsito, Roccapalumba, Sciara, Termini Imerese, i vertici del Dipartimento Urbanistica della Regione Siciliana e l’amministratore unico di Sosvima, la società nata per la gestione del Patto Territoriale delle Madonie. «È chiaro – ha affermato l’assessore Cordaro - che ciascuno di noi è a favore della realizzazione del raddoppio della linea ferroviaria Palermo-Catania, strategico per il settore dei trasporti, del turismo e per l’economia dell’Isola. È necessario, tuttavia, che quest'opera si faccia nel pieno rispetto dell’ambiente, attraverso la realizzazione di tutte le infrastrutture necessarie, in primis le bretelle di collegamento, e senza distruggere o stravolgere siti storico-culturali come quello di Floriopoli, testimonianza di una stagione straordinaria del recente passato della Sicilia». Al termine dell'incontro è stato concordato che i sindaci produrranno le proprie osservazioni sul progetto di Rfi, che saranno poi inviate al Ministero per la Transizione Ecologica e agli assessorati all'Ambiente e alle Infrastrutture. Attraverso gli assessori Cordaro e Falcone (Infrastrutture), inoltre, nelle prossime settimane «il governo Musumeci - conclude la nota - guiderà il percorso con l'obiettivo di arrivare a una sintesi fra le esigenze di innovazione del sistema di trasporto ferroviario e le priorità socio-economiche dei territori, rappresentate dai primi cittadini dei comuni coinvolti».