Domenica 22 Dicembre 2024

Dall'11 senza mascherina all'aperto, purché sia in tasca pronta in caso di assembramenti

Via le mascherine all’aperto dal venerdì, 11 febbraio, purché siano sempre in tasca o comunque pronte in caso di assembramenti. Stadi pieni al 75 per cento a partire da marzo. Discoteche che si preparano a riaprire, mentre la curva dell’epidemia continua a scendere rapida e si riducono anche i ricoveri dei bambini. A sottolineare il nuovo corso è l’arrivo dell’ordinanza del ministro della, Salute Roberto Speranza, che dall’11 febbraio non renderà più obbligatorio indossare le mascherine all’aperto, ma bisognerà comunque portarle sempre in tasca per proteggersi in caso di assembramenti mentre resta l’obbligo di indossarle al chiuso. Il provvedimento è in linea con le indicazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), per il quale «in ambienti all’aperto in cui il distanziamento non è possibile, va considerato l’utilizzo di mascherine per il viso». Si preparano a entrare in una nuova fase anche gli stadi, nei quali il primo marzo la capienza sale al 75% per le strutture all’aperto e al 60% per quelle al chiuso, come annunciato dal ministro Speranza e dalla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali. Se la situazione epidemiologica lo consentirà, potrà anche essere avviato un percorso per portare la capienza al 100%. La gradualità è d’obbligo considerando che, nonostante la tendenza positiva, i numeri dell’epidemia sono ancora alti.

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