Alcuni contatti con i presidenti e i capi di Stato stranieri, l’analisi della situazione in avvio di settennato, l’esame e la firma dell’ultimo decreto Covid varato mercoledì dal Consiglio dei ministri.
Il «primo giorno» di Sergio Mattarella da presidente della Repubblica riconfermato è trascorso come un normale «primo giorno» di inizio settennato. Archiviato il primo mandato, il Capo dello Stato sta organizzando e programmando i primi passaggi del suo secondo incarico, ma ha trovato il tempo di telefonare ad Amadeus, che ieri gli ha rivolto dal palco dell’Ariston un ringraziamento, chiedendo all’orchestra di dedicargli la canzone di Mina «Grande, grande, grande».
«Ho ricevuto una telefonata bellissima dal Presidente Mattarella che si è detto commosso per il nostro omaggio» ha detto il presentatore di Sanremo. «È stato un omaggio semplice, fatto con il cuore - ha riferito Amadeus -. Il Presidente ha ricordato la serata alla Bussola ed essendo un grande fan di Mina ha gradito veramente il nostro omaggio».
Ma la giornata di oggi è trascorsa soprattutto al telefono con i presidenti e i capi di Stato stranieri che gli hanno rivolto le loro congratulazioni per la rielezione. Nei prossimi giorni si comincerà a valutare l’agenda italiana ed estera delle prime settimane: pochi gli appuntamenti immediati ma una serie di impegni sono già allo studio. Molto probabilmente nei prossimi giorni il Presidente riceverà il presidente sloveno Borut Pahor, la cui visita al Papa era già programmata. Con Pahor nei sette anni precedenti sono state diverse le occasioni di incontro per un impegno comune di definitiva riconciliazione sui territori di frontiera italo-slovena. «Continueremo a fare del nostro meglio per approfondire la cooperazione e l’amicizia tra i due popoli e i due Paesi nello spirito europeo» ha detto Pahor alla notizia della rielezione.
E mentre in Parlamento i gruppi parlamentari, sollecitati dal Pd, cominciano a discutere di una sessione di riforme sui temi dell’agenda indicata da Mattarella, il Presidente comincia a costruire la sua, di agenda, per il nuovo settennato. A tutti è stato chiaro, dal discorso di ieri, che il Capo dello Stato non si pone limiti temporali. Il mandato, ha spiegato l’amico di lunga data ed ex segretario del Ppi Pierluigi Castagnetti, è «pieno, di sette anni. Non esiste il mandato intervallo». Ma dal discorso di ieri e dall’operato degli ultimi sette anni, ha fatto presente Castagnetti, si comprende anche che «Mattarella non ha mai prevaricato i partiti ed è la grande garanzia che hanno i partiti per tornare protagonisti».
Intanto, anche gli ascolti tv di ieri confermano il legame tra il Presidente e i cittadini: oltre 4 milioni di italiani hanno seguito la cerimonia di giuramento nelle dirette del Tg1 e delle altre reti, decine di migliaia i contatti sui social.
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