Mercoledì 18 Dicembre 2024

È morto il presidente del Parlamento europeo David Sassoli: la biografia

David Sassoli

È morto il presidente del Parlamento europeo, l'italiano David Sassoli. La notizia è arrivata da un tweet del portavoce, Roberto Cuillo. Sassoli è deceduto all'1 e un quarto al Centro di riferimento oncologico di Aviano, dove era ricoverato. «Data e luogo dei funerali saranno comunicati nelle prossime ore», scrive Cuillo. Era ricoverato per una grave complicanza legata a una disfunzione del sistema immunitario. Tre mandati da europarlamentare, l’ultimo dei quali culminato con l’elezione a presidente dell’assise di Strasburgo, dopo una carriera da giornalista ricca di riconoscimenti e traguardi, David Maria Sassoli è nato a Firenze il 30 maggio 1956. Giornalista professionista dal 1986, è stato vicedirettore del Tg1 Rai dal 2006 al 2009. Eletto quell'anno parlamentare europeo per il Partito Democratico, ha svolto il ruolo di capo della delegazione Pd all’interno dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici. Rieletto alle Europee del 2014, è stato vicepresidente del Parlamento europeo da luglio 2014 a maggio 2019. Figlio d’arte, visto che il padre era pure giornalista e per questo si era trasferito a Roma, Sassoli aveva studiato nella capitale, frequentando il liceo classico Virgilio e poi la facoltà di Scienze politiche La Sapienza di Roma. Non ha terminato gli studi universitari perché ha iniziato molto giovane l’attività di giornalista. Ha lavorato al quotidiano Il Tempo, all’agenzia di stampa Asca, nella redazione romana de Il Giorno, e poi è stato assunto in Rai nel 1992. Anche la sua formazione politica comincia da giovane, frequentando ambienti dello scoutismo, poi nella Rosa Bianca, associazione di cultura politica che riuniva gruppi di giovani provenienti dall’associazionismo cattolico (Aci, Fuci, Acli), e negli anni '80 partecipa all’esperienza della Lega Democratica, un gruppo di riflessione politica animato da Pietro Scoppola, Achille Ardigò, Paolo Prodi, Roberto Ruffilli. Sposato, due figli, tifoso della Fiorentina, è tra i fondatori di Articolo 21. L'esponente dei socialdemocratici europei e del Pd era ospedalizzato «dal 26 dicembre per il sopraggiungere di una grave complicanza dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario», secondo quanto aveva reso noto il suo portavoce Roberto Cuillo ieri in tarda mattinata, annunciando che tutti gli impegni di Sassoli sono cancellati. La settimana prossima era in programma l’Assemblea plenaria per votare il suo successore. Lo scorso 15 settembre era già stato ricoverato all’Hopital Civic di Strasburgo per una «brutta» polmonite da legionella, sebbene apparisse in «buone condizioni». Dopo una settimana era stato dimesso ed era rientrato in Italia per continuare le cure nel suo Paese. La convalescenza, per Sassoli, si era rivelata però molto lunga, costringendolo a seguire da remoto le riunioni dell’Europarlamento per l’intero mese di ottobre. Solo all’inizio di novembre annunciò il rientro alla vita politica tornando a presiedere in presenza la plenaria alla fine del mese. Poi, il 26 dicembre, il nuovo ricovero. All'una e un quarto di stanotte è spirato.

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