Il Parco fluviale dell’Alcantara avrà una nuova perimetrazione molto più estesa. L’annuncio è stato dato in occasione della celebrazione del ventesimo anniversario dell’istituzione del parco naturalistico, che si è svolta a Castiglione di Sicilia.
La nuova perimetrazione: da 1.900 a 30.000 ettari
Il Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale (Crppn), presieduto dall’assessore Toro Cordaro, ha infatti approvato la proposta di nuova perimetrazione, avanzata dallo stesso Ente Parco, e revisionato dagli uffici del dipartimento regionale Ambiente, secondo le indicazioni fornite dal Crppn. Il Parco fluviale dell’Alcantara passerà dall’attuale superficie di circa 1.900 ettari a quella di oltre 30 mila ettari, comprendendo al proprio interno l’intero bacino del fiume Alcantara, a esclusione della parte di fiume già inserita all’interno del Parco dei Nebrodi, e inglobando la Riserva naturale del Bosco di Malabotta. Il Parco dell’Alcantara diventerà, così, il trait d’union naturale tra il Parco dei Nebrodi e l’Etna. All’iniziativa di oggi erano presenti il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, gli assessori regionali al Territorio Toto Cordaro e al Turismo Manlio Messina, la vicepresidente dell’Ars Angela Foti, la capogruppo di Fratelli d’Italia Elvira Amata, il presidente del Parco dell’Alcantara Renato Fichera, i presidenti dei parchi delle Madonie, dei Nebrodi e dell’Etna, il sindaco di Castiglione Antonino Camarda, e autorità civili, militari ed ecclesiastiche.
Cordaro: "I tesori ambientali vanno fruiti e offerti alle comunità"
«È un’occasione storica per il Parco e per le sue comunità - sottolinea Cordaro - Con il governo Musumeci si inverte la tendenza a ingessare i nostri tesori ambientali, dimostrando che invece questi vanno fruiti e offerti alle comunità e ai turisti in ragione della loro ineguagliabile bellezza. Essi devono diventare volano economico e ricettivo». Il successivo passaggio sarà l’adeguamento del regolamento del Parco alla nuova perimetrazione e alla normativa vigente; si terrà conto delle opere già approvate al Consiglio come, ad esempio, la nuova tratta ferroviaria Messina-Catania, che attraversa il territorio del Parco fluviale.