Centrodestra riunito attorno ad un tavolo per discutere delle elezioni che si terranno a Palermo la primavera prossima. Si tratta del primo di tanti incontri che si svolgeranno nelle prossime settimane per capire se si potrà convergere su un unico candidato a sindaco; si cerca un modo, dunque, per ritrovare compattezza nella coalizione, dopo le recenti sconfitte, e riuscire ad individuare i nomi entro l’autunno. Oggi, nel tardo pomeriggio, si sono incontrati, per quasi tre ore, i coordinatori dei partiti coalizzati all’Ars a sostegno del governo Musumeci: Lega, Forza Italia, DiventeràBellissima, FdI, Udc e Mpa-autonomisti, si sono visti in una delle sale dell’hotel Politeama. Assente la Dc di Totò Cuffaro, ma il segretario regionale della Lega Nino Minardo, che ha assunto il ruolo di mediatore, ha sottolineato che "non c'è alcuna preclusione o volontà di esclusione". Al momento si è tagliato fuori anche il Cantiere popolare di Saverio Romano.
La Lega, oggi, ha ribadito che occorrerebbe convocare le primarie in maniera tale da coinvolgere l'elettorato invece che "litigare per mesi" e, così come è emerso durante l'incontro, ha ricordato "che prima di parlare di nomi e squadre si deve parlare di fatti e programmi". E in effetti così è stato già stasera. Trapela, infatti, che, durante il vertice, tutte le forze politiche abbiano parlato non solo di possibili nomi ma dei problemi che affliggono la città e che la nuova amministrazione comunale dovrà fronteggiare e risolvere: primi tra tutti quello relativo al dissesto in cui versa il Comune, il tema rifiuti, quello delle bare accatastate al cimitero dei Rotoli e della viabilità. Nelle prossime settimane sono in programma altri incontri.
Al termine del vertice è stata diramata una nota congiunta: "È stata fatta un’analisi della situazione attuale della città e delle tante cose da fare". "Nelle prossime occasioni di incontro accetteremo tutti coloro che sposano il progetto, che si riconoscono nella bacheca valoriale del centrodestra - si legge -. Gli stessi valori che alla fine determineranno l’ascesa di un candidato comune e unitario della coalizione". "Abbiamo ridefinito il perimetro - prosegue la nota - fermo restando che chiunque si voglia aggregare con una forte discontinuità con la precedente amministrazione targata Orlando, è il benvenuto. Siamo già pronti con tavoli programmatici per andare a trattare tutte quelle tematiche e problematiche che attanagliano la nostra città, proponendo quella che sarà una svolta storica".
Il centrodestra punta su Palermo, quinta città d'Italia governata negli ultimi 10 anni dal centrosinistra, e sta provando a gettare le basi per arrivare compatto al grande appuntamento della prossima primavera. Porte aperte, dunque, a nuovi possibili alleati, senza nessuna preclusione.
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