Il pressing delle partecipate si è fatto asfissiante nelle ultime settimane. E, sebbene non nei numeri richiesti, porterà a breve a una riapertura dei concorsi nelle società regionali. Ast e Mercati agroalimentari di Catania saranno le prime a riaprire le loro porte mentre alla Seus, che gestisce le ambulanze, è già stata data la deroga per evitare tagli dolorosi alle spese. Con un dossier di una ventina di pagine l’Azienda siciliana trasporti ha descritto alla giunta l’impossibilità di garantire il normale svolgimento del servizio di bus di linea. Il problema è il blocco delle assunzioni, in vigore dal 2008, e quello delle progressione di carriera: così hanno scritto il direttore Ugo Fiduccia e il presidente Gaetano Tafuri. Il dossier contiene anche una tabella che mette in fila i numeri dell’Ast ed esplicita una richiesta monstre: servirebbero 250 assunzioni. In realtà la pianta organica avrebbe perfino più posti liberi ma l’azienda ha scritto che «basterebbero» 250 nuovi ingressi per turare le falle. E soprattutto servirebbero autisti, visto che finora l’Ast è andata avanti con lavoratori interinali in questo ruolo. Va detto che questa resta una delle aziende regionali più ricche di personale, 634 dipendenti. E anche per questo il dossier Ast è da qualche settimana passato ai raggi X dell’assessorato all’Economia che sta valutando fino a dove può essere accolto l’appello della partecipata. «Non è pensabile che la giunta autorizzi 250 assunzioni - ha commentato l’assessore Gaetano Armao - e tuttavia non è pensabile neanche che si faccia fronte al fabbisogno di autisti con lavoratori interinali». Il punto di mediazione potrebbe essere trovato proprio su quei 150 sedili liberi. Ma l’Ast invoca anche lo sblocco delle promozioni per arrestare l’ondata di ricorsi che stanno piovendo dagli attuali dipendenti dell’azienda. Nel frattempo però, probabilmente già la prossima settimana, la giunta potrebbe autorizzare il Maas di Catania (Mercati agroalimentari di Sicilia) a mettere a concorso almeno 7 posti: tanti ne chiedono i vertici dell’azienda per colmare i vuoti in pianta organica. La delibera per la verità era pronta già giovedì scorso ma poi la giunta si è presa qualche giorno in più per un approfondimento sui numeri. Il tema è delicatissimo perché porta con sé un paradosso. Per dare il via libera alle assunzioni nelle partecipate basta una delibera della giunta, visto che il blocco del turn over risale a un’altra delibera del 2008. Mentre la giunta non può far nulla per colmare gli oltre 1.300 vuoti nelle piante organiche degli assessorati: per quelli serve che lo Stato modifichi il patto siglato a fine 2020 che impone una stretta sulle assunzioni in cambio di aiuti finanziari necessari a portare il bilancio in pareggio. Un accordo che Armao e l’assessore al Personale Marco Zambuto stanno cercando di modificare proprio in questi giorni con una trattativa che a Roma è alle battute finali. Nell’attesa il segnale è che sulle partecipate la giunta sta allargando la sua morsa. Nella seduta di giovedì il governo ha autorizzato la Seus a derogare ai vincoli introdotti un anno fa, che avrebbero costretto la società a ridurre le spese correnti. Una lunga relazione in cui i vertici della Seus informavano il governo dell’impossibilità di garantire i servizi essenziali, di fronte a questi tagli, ha convinto Musumeci a concedere una deroga. Una mossa che adesso darà il via a una valanga di richieste analoghe da altri enti.