«Nino Minardo è giovane, con esperienza e ha consolidato rapporti di stima che lo fanno riconoscere dagli alleati come un interlocutore affidabile, ne parleremo al momento opportuno».
Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini, lanciando così la corsa del segretario regionale della Lega in Sicilia come candidato alla Presidenza della Regione. Il numero uno del Carroccio rivendica «il dovere di guidare anche una regione del Sud» anche in considerazione degli equilibri nazionali del Centrodestra.
Salvini gela l’asse tra Giorgia Meloni e Nello Musumeci, che ha proposto di recente alla leader di FdI un’alleanza per le Regionali. «Non soffro di gelosia. Mi preme costruire una squadra vincente per la Sicilia, lascio ad altri le manovre di palazzo», dice l’ex ministro dell’Interno. E a Renzi, che ha augurato «buona Padania» agli ex di Italia Viva passati col Carroccio, replica: «Con il governo Renzi erano sbarcati in Italia 500 mila immigrati. Rifletta su questo dato: potrebbe capire come mai i siciliani si fidano della Lega e non di lui».
Salvini non propone solo Minardo a prossimo governatore della Sicilia, ma guarda anche al voto alle Amministrative. Dopo la tornata d’autunno ci sarà prima Palermo («La Lega ha personale politico all’altezza per guidare la città») e poi Catania nel 2023, una prospettiva su cui il leader non smentisce la tentazione di candidare la senatrice ex renziana Valeria Sudano: «Conosco e stimo Pogliese, ma la Lega ha donne e uomini capaci di prendere in mano la città».
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