«Saranno decisivi i dati dei prossimi quindi giorni» per fare un bilancio e prendere decisioni come l'obbligo vaccinale, però «l'utilizzo del Green pass può essere esteso». Così la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini in un’intervista al Corriere della Sera apre ai vaccini obbligatori: «Non è un’eresia».
D’accordo con il ministro Brunetta, anche per Gelmini il vaccino sarebbe «indispensabile» per chi fa front office nella Pubblica amministrazione. «Del resto - spiega - l’obbligo vaccinale non è un’eresia: esiste già per alcune malattie. Una decisione del genere però spetta al Parlamento. La mia opinione è che occorre attendere i dati».
Ovvero, per la ministra, se non si dovesse raggiungere «la copertura dell’80% della popolazione non vedrei alternative». La ministra ritiene che «se facciamo un ultimo sforzo con la vaccinazione, possiamo guardare con cauto ottimismo all’autunno».
La scuola, ne è certa Gelmini, «partirà in presenza e resterà in presenza». E l’eventuale richiesta di Green pass a tutti gli studenti fino ai 18 anni «può esistere solo nel contesto di un obbligo generale esteso a tutti. Il dato del 60% dei ragazzi fra 16 e 19 anni con già almeno una dose - sottolinea - è incoraggiante».
Infine, alle preoccupazioni del presidente di Confindustria Carlo Bonomi che recentemente ha dichiarato di vedere nelle norme anti-fuga per le aziende allo studio del governo un attacco alle imprese, Gelmini replica: «Con il centrodestra al governo non ci sono rischi di norme anti-imprese».
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia