Zona gialla in Sicilia rimandata. E viste le nuove interpretazioni del ministero probabilmente non scatterà neppure a fine agosto. Dal monitoraggio Covid settimanale, pubblicato ieri dalla Cabina di regia nazionale, spiega Andrea D'Orazio sul Giornale di Sicilia in edicola, emerge il motivo del mancato giallo per l’Isola, ma per vederlo bisogna aguzzare la vista e leggere una noticina a piè pagina, presente (ex novo) già nel penultimo report: «Dati aggiornati sulla base dei posti letto attivi e attivabili entro 24 ore». Per calcolare il tasso di saturazione nelle terapie intensive – in base al quale possono scattare le restrizioni - contrariamente a quanto fatto fino a giovedì scorso dall’Agenzia (governativa) nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), il ministero della Salute da almeno due settimane considera non solo i posti letto disponibili ma anche quelli attivabili, che in Sicilia, almeno fino ieri, secondo Agenas erano 196 contro i 715 già funzionanti. Il tasso di saturazione calcolato dalla Cabina di regia, dunque, è risultato sotto la soglia critica del 10%, esattamente al 9,2%, asticella che, con questo sistema di calcolo, rimane ad oggi invariata e che potrebbe restare al di sotto del 10% fino al prossimo monitoraggio. Nelle ultime ore anche Agenas riporta un 9%, ma aggiunge i 196 posti attivabili ai 715 attivi per un totale di 911 letti disponibili. Si tratta però di un numero che, come fa sapere un membro del Cts regionale, «la Sicilia al momento non ha, visto che con le prossime aperture arriveremo a 754 posti attivi». Quel che succederà a settembre è presto per poterlo prevedere, anche se l'assessore Razza ieri a Sky TG24 ha mostrato preoccupazione. "Ritengo che il mese di settembre, e soprattutto la prossima settimana - sottolinea l'assessore - potrà verificarsi un ulteriore aumento dei contagi, ma sono ragionevolmente convinto che l'adesione alla campagna vaccinale, con alcune delle misure che si stanno adottando, farà registrare dei segnali positivi".