Lamorgese a Palermo per il comitato sulla sicurezza: "Sugli incendi non c'è una regia unica"
Dopo il collegamento con le sale operative il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha presieduto, nella prefettura di Palermo, il comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica cui hanno partecipato, tra gli altri, il capo di stato maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli; il comandante generale dell'Arma, Teo Luzi; il comandante generale della guardia di finanza, Giuseppe Zafarana; il capo della polizia, Lamberto Giannini; il direttore generale del Dis, Elisabetta Belloni; il capo del Dap, Bernardo Petralia; il capo dipartimento libertà civili e immigrazione, Michele Di Bari; il capo dipartimento dei vigili del fuoco, Laura Lega; il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio; il comandante generale delle capitanerie di porto, Nicola Carlone; il sottosegretario, Nicola Molteni. Oltre al prefetto di Palermo, Giuseppe Forlani, hanno partecipato anche il procuratore a Palermo, Francesco Lo Voi, il sindaco Leoluca Orlando e il presidente della Regione Nello Musumeci.
"Sugli incendi non risulta unica regia"
Non poteva mancare, fra i temi toccati dal ministro degli Interni, quello degli incendi che in queste giorni hanno devastato la Sicilia. "Non ci sono evidenze di una regia occulta che lega i roghi che sono scoppiati in varie regioni - ha detto Lamorgese -. Certamente occorre una cultura volta a preservare l'ambiente e il territorio".
"Grazie per l'impegno dei sindaci siciliani sui migranti"
Luciana Lamorgese ha voluto porgere un messaggio diretto anche ai sindaci siciliani: "Quando ho scelto Palermo per la riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica ho pensato che era il periodo pù intenso di arrivi di flussi migratori. Non ho voluto nascondermi, ho voluto metterci la faccia e ho ritenuto di dover essere vicino a una terra di primo approdo dei migranti che merita rispetto e ringraziamento per tutte le attività che i sindaci si trovano a dover affrontare".
Attenzione su infiltrazioni per fondi Pnrr
Altro argomento calo i fondi del Recovery. "Abbiamo parlato delle risorse del Pnrr - ha detto il ministro ai giornalisti a Palermo -. Dobbiamo stare sempre più attenti perchè non ci sia un'infiltrazione nell'economia legale e perchè l'azione di contrasto alla mafia vada perseguita e il ministero dell'Interno l'ha rafforzata. Abbiano stipulato un protocollo d'intesa con l'Associazione nazionale costruttori edili dando la possibilità all'Ance di consultare la Banca nazionale antimafia del ministero affinchè possano verificare i profili dei propri partner".