Sammartino e Sudano verso la Lega, Miceli (Pd): "Ci si interroghi sui motivi dello strappo"
L'imminente passaggio di Luca Sammartino, Valeria Sudano e altri politici siciliani da Italia Viva alla Lega sta creando tensioni e malumori all'interno di diversi partiti. Un passaggio non solo fisico ma anche di voti e di amministratori locali non indifferente che scompagina le carte della politica in Sicilia e non solo. La coppia Sammartino-Sudano, in passato, era già stata nell'occhio del ciclone e al centro di critiche dopo l'approdo da Articolo4 al Pd. Il nuovo passaggio dei due, anche stavolta, sta facendo discutere e all'orizzonte potrebbero esserci altri approdi al partito di Salvini. Il caso siciliano, dunque, è al centro della politica, anche a livello nazionale. Ad esprimere tutto il proprio dissenso è stato anche il deputato nazionale del Pd, Carmelo Miceli, che in un post su Facebook ha puntato il dito sui tanti cambi di casacca. "Ho letto di un imminente passaggio di persone come Luca Sammartino, Valeria Sudano, Giovanni Cafeo e altri alla Lega - scrive il parlamentare -. Dal PD a IV e da IV alla Lega. Ho letto commenti di amici e compagni compiaciuti, che sollevano questioni morali, che dicono che - in fondo - è meglio così o che (nella migliore delle ipotesi) ognuno è libero di andare dove vuole. Io non sono compiaciuto. Non sono contento. E non mi tranquillizzo con la frase 'ognuno va dove vuole'. Non posso in alcun modo - nella maniera più assoluta e viscerale - condividere una scelta che porta alla Lega, ma non sono contento". E ancora: "Nel mio dispiacere continuo a chiedermi dove abbiamo perso le ragioni e i motivi per i quali stavamo insieme - afferma Miceli -. Quelle ragioni che fino a poco tempo fa ci rendevano tutti - e insieme più forti - alternativi alla destra. Continuo a chiedermi dove sia avvenuto lo strappo e come non sia stato possibile ricucirlo. Come non sia stato e non sia possibile fare apparire più naturale, opportuno e necessario, un ritorno alle ragioni che ci hanno visto stare insieme piuttosto che un passaggio a sponde così lontane".