L’Ars ha approvato all’unanimità la legge per l’accoglienza e l’inclusione. «Sono molto contento per questa votazione, è un altro segnale importante dato dall’Assemblea», ha detto il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè. «Istituirò immediatamente l’osservatorio speciale», h assicurato l’assessore al Lavoro Antonio Scavone. «E' una legge di civiltà», hanno detto nelle dichiarazioni di voto il capogruppo dem Giuseppe Lupo e il deputato stellato Nunzio Di Paola. «La Sicilia è terra di ospitalità, questa è una legge-quadro», ha aggiunto il parlamentare Totò Lentini. «Su alcuni temi, quello dei diritti inalienabili, questo Parlamento non si divide», ha affermato la capogruppo Udc, Eleonora Lo Curto. «Volevamo che la legge contenesse aspetti più chiari, nonostante queste criticità apprezziamo il lavoro svolto», ha evidenziato la deputata di Db, Giusy Savarino. «Siamo felici per il percorso condiviso anche con le associazioni», ha sottolineato il capogruppo di As, Sergio Tancredi. "La Sicilia compie un passo importante sul terreno del rispetto dei diritti fondamentali di ciascun essere umano: il Partito Democratico è orgoglioso di aver proposto, sostenuto e voluto questa legge fin dall’inizio”. Lo dice il capogruppo PD all’Ars Giuseppe Lupo in merito all’approvazione, avvenuta all’unanimità nel corso della seduta di oggi del disegno di legge su “accoglienza ed inclusione”. “Si tratta di un pacchetto di norme che, nel pieno rispetto delle competenze statali e sovranazionali, va incontro a diverse ‘esigenze quotidiane’ dei migranti che giungono in Sicilia e si fermano nella nostra regione – aggiunge Lupo - dall’assistenza sanitaria all’istruzione scolastica, dalle politiche abitative al sostegno all’integrazione sociale ed all’inclusione lavorativa, dal ruolo degli enti locali a quello delle associazioni ed enti del terzo settore, adesso c’è una legge regionale che finalmente sancisce alcuni punti fermi, anche nel contrasto a forme di razzismo ed intolleranza. La Sicilia ha una storia millenaria di accoglienza e di solidarietà, di integrazione di culture differenti: in un momento storico come quello che stiamo vivendo – prosegue Lupo - questa legge assume un alto valore non solo dal punto di vista normativo, ma anche culturale”. “Questa legge è anche frutto di un lavoro importante di ‘democrazia partecipata’ – conclude Lupo – il merito di questo risultato va anche alle associazioni del terzo settore ed in particolare ‘L‘isola che c’è’, che ringraziamo per avere contribuito in modo determinante all’elaborazione del disegno di legge”.