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Lotta al racket e aiuti alle imprese, governo ignora emendamento Aiello. L’Assci: “Grande delusione”

Piera Aiello

Un emendamento alla legge antiracket di Piera Aiello, deputata nazionale di Italia dei Valori, non è stato preso in considerazione dal governo nel corso dell’esame del Decreto Sostegni bis. Una proposta che era partita dalla Sicilia su spinta dell’Assci, Associazione per la salvaguardia del credito alle imprese, presieduta da Giuseppe Spera, e che era stata accolta favorevolmente in Parlamento. L’emendamento Aiello, infatti, è stato anche votato all’unanimità come ordine del giorno, ma alla fine è stato ignorato dall’esecutivo.

“C’è grande delusione – afferma Spera – per questo stop inaspettato da parte del governo che non ha voluto accogliere la proposta nonostante fosse un evidente passo avanti nella lotta al racket e nell’aiuto alle imprese vittime. Una proposta che avrebbe permesso allo Stato anche di gestire meglio i fondi destinati alle imprese vessate da racket e usura: prevede, infatti, lo stop al sostegno a fondo perduto e al mutuo a tasso zero in cambio di un fondo di garanzia al 100% da far valere per richiedere finanziamenti alle banche, dietro un piano di ristrutturazione aziendale. Oggi possono passare anche sei anni prima che gli aiuti giungano al mittente e nel frattempo l’azienda può anche aver chiuso i battenti. Con l’emendamento l’iter sarebbe stato ridotto al massimo in 3 mesi”.

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