Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge «ponte» che disciplina l’assegno unico nel 2021, per le famiglie che oggi non abbiano diritto ad altri assegni. Lo si apprende da fonti di governo. «Per sostenere le famiglie e la natalità servono strumenti concreti come l’assegno unico per i figli, che da luglio sarà realtà. Abbiamo appena concluso il Cdm, dove abbiamo approvato il decreto ponte, da circa tre miliardi di euro, proprio sull'assegno unico. Una riforma che lascerà il segno, che sostiene la crescita e la ripartenza delle nostre famiglie. Altro risultato ottenuto, continuiamo a lavorare per portare a casa sempre più provvedimenti utili ai cittadini», scrive su Facebook il ministro Luigi Di Maio. «L'assegno unico sarà un supporto concreto a favore anche degli autonomi, delle partite Iva e ovviamente dei lavoratori dipendenti. Mettiamo solide basi e costruiamo mattone dopo mattone l’Italia del futuro: un Paese con più opportunità. È il momento di concretizzare il lavoro di questi mesi, facciamo parlare i fatti», aggiunge il titolare della Farnesina.
L'assegno unico per i figli: cos'è e a chi spetta
La misura ponte sarà valida da luglio a dicembre 2021 per chi non goda già di assegni familiari e va da un minimo di 30 euro a un massimo di 217,8 euro al mese per ciascun figlio. Ne avranno diritto i nuclei fino a 50mila euro di Isee. Le famiglie con Isee fino a 7000 euro avranno 217,8 euro a figlio se hanno almeno 3 figli. Cinquanta euro in più sono previsti per ciascun figlio disabile. Potrà accedervi sia chi paga le tasse in Italia e sia chi è qui residente da almeno 2 anni: sono ammessi cittadini italiani e Ue e titolari di permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca almeno semestrale.
Assegni familiari in aumento
Con l'assegno unico destinato per ora solo a lavoratori autonomi e disoccupati, arriva anche l'aumento degli assegni famigliari dei lavoratori dipendenti. Lo prevede l'art. 5 del decreto ponte varato dal consiglio dei ministri. In attesa che l'assegno unico entri in vigore dal primo gennaio 2022 anche per i lavoratori dipendenti il "decreto ponte" prevede di aumentare gli assegni familiari di 35,7 euro mensili a figlio per i nuclei familiari fino a 2 figli, per i nuclei familiari di almeno tre figli gli importi sono maggiorati di 55 euro per ciascun figlio. Questo aumento riguarderà circa 4 milioni di famiglie.