«Spero venga presto rivisto il limite dei 4 posti a tavola nei ristoranti e pubblici esercizi, credo sia arrivato il tempo e io sono tra quelli che era per più posti a tavola consentiti. Aumenterei a 8-10 posti a sedere, per poi liberalizzare ai primi di luglio». Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri intervenuto a Rai Radio1 a «Un giorno da pecora».
A luglio, ha osservato, «metà di noi sarà vaccinato. E se vedo un po' assurdo indossare la mascherina tra il primo e il secondo al ristorante mentre resta l'obbligo alzandosi da tavola negli spazi comuni, mi preoccupano ancora gli assembramenti, soprattutto dei più giovani, fuori dai locali. A casa dovrebbero valere le stesse regole dei ristoranti: si sta insieme a tavola ma distanziati».
Idem per quanto riguarda le partite degli europei: «È fortemente raccomandato - ha detto il sottosegretario alla Salute Sileri - riunirsi per vedere la partita tra vaccinati, ma basta la prima dose, e restano fondamentali mascherina e distanziamento». Da medico e alla luce dell’avanzamento della campagna vaccinale posso dire: «Riprendiamoci la vita, non credo che per baciarsi questa estate occorrerà tirar fuori il green pass».
«Passerà tutto il 2022 per decretare la fine della pandemia nel pianeta, ma in Italia la svolta l'abbiamo già fatta. In calo tutti i numeri epidemiologici, ci sono regioni che hanno ormai il 3% dei posti per Covid in terapia intensiva. Finirà tutto quando avremo raggiunto i tre quarti della popolazione vaccinata». Per quanto riguarda la terza dose del vaccino «ce lo diranno gli scienziati, lo vedremo in itinere» ha precisato.
Intanto, ha aggiunto il sottosegretario alla Salute, «stiamo vedendo che il virus gira meno ed è più facile ed efficace il tracciamento. Con la capillarità dei punti vaccinali, compresi farmacie e medici di famiglia, consentiremo a tutti di vaccinarsi, compresi quei 4 milioni di over 60 che hanno aspettato, magari per accedere ai vaccini Moderna o Pfizer. Io personalmente - ha concluso Sileri - spero di farlo presto, che sia J&J o Astrazeneca, nella farmacia sotto casa».
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