Ruggero Razza torna assessore alla Sanità in Sicilia. Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci ha firmato il decreto. “In queste settimane di interim - ha detto Musumeci - ho potuto toccare da vicino la qualità degli operatori della sanità siciliana, la loro abnegazione e l’impegno da tutti profuso nel corso di questi lunghi mesi di pandemia. Non mi hanno meravigliato gli appelli rivolti da molti operatori e rappresentanze sindacali, certamente non tacciabili di vicinanza con il nostro governo, che hanno chiesto di riprendere il percorso amministrativo avviato con l’assessore. Dal primo momento ho detto che le indagini giudiziarie e le responsabilità politiche devono essere separate, nel pieno rispetto per il lavoro della magistratura e dei princìpi che regolano la nostra vita democratica. Per questo ho insistito con Ruggero Razza affinché potesse riprendere il ruolo che gli avevo assegnato nel novembre del 2017. Ho fiducia che questa scelta possa contribuire positivamente a concludere un percorso amministrativo avviato in questi anni con i risultati che tutti conoscono”. Negativo il commento sul ritorno in giunta di Razza da parte del presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava: "C'erano e ci sono molteplici motivi di opportunità che avrebbero dovuto suggerire a Musumeci di non procedere a decidere il ritorno di Ruggero Razza alla guida dell'Assessorato alla salute. Ma su queste evidenti ragioni ha prevalso la volontà di piegare l'interesse della Sicilia alle esigenze politiche del presidente della Regione". Negativa la reazione anche da parte del Pd siciliano. "La staffetta Musumeci-Razza alla salute si chiude nel peggiore dei modi nel giorno in cui si festeggia la Repubblica - dice il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo -: il delfino è infatti tornato sulla tolda di comando dell’assessorato alla Salute, come ci fa sapere Musumeci con un comunicato, dopo settimane di sussurri e campagne social abilmente orchestrate. Sono decine gli atti parlamentari presentati per denunciare le inefficienze del sistema sanità in Sicilia – prosegue Barbagallo – voluto da Razza, di cui abbiamo anche chiesto la sfiducia nel suo primo mandato". Opposto il commento di Alessandro Aricò, capogruppo di DiventeràBellissima all’Ars: "Il ritorno di Ruggero Razza consentirà di portare a compimento il percorso di riqualificazione e potenziamento della Sanità siciliana che dal suo insediamento ha già raggiunto tappe fondamentali, come la nuova rete ospedaliera, migliaia di assunzioni e stabilizzazioni, decine di cantieri negli ospedali e notevoli risultati nel contrasto a una terribile emergenza globale come il Coronavirus". “Musumeci e Razza hanno commesso un grave errore, così espongono la sanità siciliana, in piena vaccinazione e in un momento molto delicato, a fibrillazioni e polemiche dannose per i siciliani - scrive in un una nota il coordinatore regionale e presidente dei senatori di Italia Viva, Davide Faraone -. Le sue dimissioni erano state assolutamente opportune in attesa della necessaria chiarezza, oggi non si capisce perché se le sia rimangiate. Razza ha sbagliato a tornare al suo posto e Musumeci ha sbagliato a chiederglielo”.