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Lamorgese a Tunisi: più flessibilità sui rimpatri e maggiore controllo sulle coste

Il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese

Più flessibilità sui rimpatri e una 'linea diretta' tra le autorità italiane e quelle tunisine per segnalare tempestivamente la partenza delle barche di migranti dalle coste. Sono i principali risultati - secondo quanto apprende l'Ansa - dell'incontro oggi a Tunisi tra il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese ed il capo del governo del Paese africano, Hichem Mechichi, che mantiene anche l'interim del ministero dell'Interno. L'Italia, inoltre, continua a supportare la Tunisia con la riparazione e manutenzione delle motovedette.

L'accordo Italia-Tunisia prevede un massimo di 80 rimpatri settimanali da fare con due voli, il martedì ed il giovedì. I numeri per ora rimangano uguali, anche se le autorità di Tunisi hanno aperto a voli supplementari in caso di necessità. Quello che cambia, dopo i colloqui di oggi, è la possibilità per l'Italia di organizzare i voli anche in giorni diversi, in modo che siano sempre il più possibile pieni.

La necessità di seguire le procedure contro il Covid, come i tamponi, infatti, non sempre consente di essere pronti con un numero adeguato di migranti da imbarcare sui charter nei due giorni prestabiliti e nella finestra temporale fissata.

Altro risultato è il via libera politico da parte del Governo tunisino ad una 'linea diretta' con la quale le autorità italiane possono segnalare, grazie anche al monitoraggio aereo, ai colleghi del Paese nordafricano le partenze di imbarcazioni cariche di migranti dalle coste. Tutto ciò avviene senza entrare nelle acque di responsabilità tunisina; si tratta di un supporto all'attività di controllo che Tunisi non riesce ad assicurare in modo capillare, anche se i guardiacoste sono poi attivi nel recupero delle barche che tentano la traversata. Presente ai colloqui anche il capo della Polizia, Lamberto Giannini, che ha incontrato il collega tunisino. La collaborazione - è infine emerso - va avanti in modo efficiente anche sul fronte dei controlli anti-terrorismo e dello scambio di informazioni.

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