All'Ars ripartita la corsa alla sanatoria in Sicilia. Senza tanto clamore - scrive Giacinto Pipitone sul Giornale di Sicilia in edicola - nel testo della Riforma Edilizia c’è infatti una norma che permette di salvare migliaia di case abusive in aree sottoposte a vincolo di inedificabilità relativa e c’è un iter semplificato per ottenere ovunque il condono di abusi minori.
La norma di maggior peso, e che riguarda migliaia di immobili, è quella che l’assessore al Territorio, Toto Cordaro, ha fatto inserire per impedire che una parte delle domande di sanatoria presentate nel 2003 sulla base della legge Berlusconi vengano bocciate senza nemmeno essere esaminate.
È un fenomeno molto diffuso nel Palermitano dove non c’è un conto esatto del numero di questi particolari abusi ma le domande pendenti in base alla sanatoria del 2003 sono 21 mila. A Catania restano da esaminare 12.361 domande, a Messina 10.629, a Trapani 5.855 ad Agrigento 4.356.
La norma è forte di un vasto consenso in Parlamento ma i grillini e il Pd la bollano come una sanatoria improponibile.
Va detto che la norma non elimina un problema a carico di chi compie abusi: resta intatto il reato penale, mentre il condono ha effetti amministrativi. In pratica, si impedisce l’abbattimento ma si può sempre essere chiamati a risponderne.
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