Lunedì 23 Dicembre 2024

Inchiesta sui dati Covid, Musumeci all'Ars: "Spalmiamo i morti è frase infelice, ma nessun atto falso"

Maggioranza a pezzi, attacchi dopo il caso dei dati sul Covid gonfiati, richiesta di dimissioni. Per il governo regionale e per il presidente della Regione non è certo un momento facile. Oggi il governatore è intervenuto all'Ars dove è stata poi approvata la Finanziaria parlando nell'inchiesta che ha travolto la Sanità ma anche l'intera compagine di governo. "Prendo atto che il magistrato inquirente abbia escluso ogni mia responsabilità, ma non è questo il tema. Chiedo ai magistrati che si stanno occupando della vicenda, più sobrietà, meno vetrine, meno interviste. Un pm nella fase iniziale dell'indagine deve avvertire la necessità di meno sovrapposizione mediatiche. Se fossi avvocato direi non si indaga per sapere se c'è notizia di reato ma perché c'è una notizia di reato. Un pm non deve esprime valutazioni di carattere morale o etico su persone che ricoprono cariche pubbliche, si deve occupare dei reati". Sulle ragioni che avrebbero indotto gli arrestati a gonfiare i dati ha commentato: "Dice il magistrato, l'obiettivo era nascondere i dati per fare apparire efficiente la Regione, in previsione per le prossime elezioni: ma che tipo di ricerca di consenso è quella di un presidente di Regione che dice chiudiamo tutto; ma che tipo di ricerca è quella di un presidente della Regione che impedisce l'accessibilità delle persone del 94% cancellando voli aerei, tratte di ferroviarie, impedendo alle navi di attraccare nei porti, e lo fatto alla fine di febbraio dello scorso anno". Musumeci ha provato a spiegare anche cosa è successo nel conteggio dei decessi. "L'espressione 'spalmiamo i morti" è stata assolutamente infelice, anche se si usa nel gergo. Può suscitare giustamente indignazione: però se si fosse detto distribuiamola o accreditiamola, forse avrebbe suscitato meno reazione. Quel termine si riferiva al fatto che quei dati erano arrivati dalle strutture con cinque giorni di ritardo, quindi non avrebbe avuto senso caricarli in un solo giorno, quello sì sarebbe stato atto falso. Non potevi dire che c'erano stati 26 morti in un giorno, quando erano stati in 4-5 giorni. Comunque li collochi il saldo finale non cambia". E in risposta alle richieste dell'opposizione che ha chiesto le sue dimissioni ha detto: "Solo i vili e i fuggiaschi si dimettono, siamo qui perché questa terra la vogliamo cambiare". Nelle parole di Musumeci la difesa di Razza, che dopo aver ricevuto l'avviso di garanzia ha lasciato l'incarico di assessore. "La migliore risposta l'ha data questo ragazzo Ruggero Razza, dato in pasto alla folla, quella folla che disse liberate Barabba. La lezione di Razza, di questo ragazzo cresciuto nelle caserme, nell'insegnamento del padre addestrato nell'Arma, formato alla Nunziatella, cresciuto accanto a me e al quale voglio bene come fosse un figlio pur non avendogli risparmiato critiche, sta vivendo giornate difficili. Potrebbe capitare a ciascuno di voi, per una parola mal detta, per avere compiuto un atto senza la dovuta meditazione. Prudenza serve, prudenza".

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