Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, e la moglie, Maria Serenella Cappello, si sono sottoposti questa mattina alla vaccinazione anti Covid-19 nell’hub della stazione Termini, come previsto dal calendario della campagna vaccinale predisposto dalla Regione Lazio. Sul fronte vaccinale il Lazio va spedito. "Se i dati degli arrivi dei vaccini sono quelli previsti entro l’estate tutti gli over 65 saranno vaccinati e perciò avremo sicuramente un riflesso positivo in termini di calo della mortalità. E sarà una prima grande conquista" - ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, in un’intervista al Corriere della Sera. Il 'segreto' è "la scelta di dare una priorità assoluta al tema anagrafico, all’età e alle persone con fragilità", mentre l’elemento di maggiore difficoltà "è legato alla certezza delle forniture", aggiunge Zingaretti, contrario alla possibilità di acquisti regionali dei vaccini. "Io credo che una volta che Ema e Aifa hanno validato un vaccino debba essere lo Stato ad acquistarlo", afferma. C'è stato un cambio di passo con il Governo Draghi? "Siamo entrati nel vivo della campagna vaccinale nell’ultimo mese, questo va detto. Quindi ora questa campagna sta avendo delle dimensioni di massa. Ma - continua - diciamo la verità, quello che non ci si aspettava, come ha detto anche Draghi, erano i buchi e gli slittamenti delle forniture da parte delle grandi aziende farmaceutiche. Quello è stato l’elemento che ha rischiato di mettere in difficoltà la procedura". "Io contro le aperture? Lo sono io ma lo è anche la logica. Dopo un anno che cos'altro deve succedere per capire che l’unico modo per far ripartire l’economia è sconfiggere il virus? Piuttosto, e mi sembra che Draghi lo abbia ribadito, bisogna far arrivare i soldi dei ristori e dobbiamo sapere - conclude Zingaretti - che potremmo aver bisogno di un’altra iniezione di liquidità perchè non possiamo permetterci la desertificazione delle piccole e medie imprese, dei negozi al dettaglio e della ristorazione".