Malgrado nei giorni scorsi fosse passato il blocco del turn over, l’Ars ieri ha dato il via libera a 300 assunzioni. Che per non sconfessare la norma che impedisce la copertura dei vuoti d’organico saranno fatte con contratti triennali al costo di 27 milioni all’anno. E contemporaneamente è stato bocciato l’articolo che avrebbe tagliato le pensioni (più alte) degli ex regionali. È questo il cuore di un pacchetto di disposizioni che il Parlamento ha approvato dando la prima vera accelerazione alla Finanziaria. Le 300 assunzioni sono frutto di una intesa trasversale fra il governo, la maggioranza e il Pd che con Antonello Cracolici ha esplicitamente annunciato il sostegno all’articolo: sono destinate a chi è in possesso di laurea quinquennale in giurisprudenza, economia, scienze politiche ingegneria, architettura e geologia. Le selezioni avverranno per concorso e il personale scelto verrà impiegato negli uffici che si occupano di progetti legati alla spesa dei fondi europei e statali. Su questo punto ha pressato molto lo stesso Musumeci che ha così sterilizzato un emendamento dell’opposizione che puntava a riservare a singoli Comuni l’impiego di questo personale: «Una volta assunti negli uffici tecnici della Regione - ha detto il presidente della Regione - questi esperti saranno messi a disposizione di tutti i sindaci che ne hanno bisogno per le progettazioni». L'articolo completo sul Giornale di Sicilia in edicola