Lotto Astrazeneca bloccato e morti in Sicilia, anche Draghi in campo per fare chiarezza sul vaccino
Parlerà di vaccini, senza tacere il caso AstraZeneca, il premier Mario Draghi, nel suo intervento all'hub vaccinale di Fiumicino. Il presidente del Consiglio ha chiesto chiarimenti alla presidente della commissione europea Ursula Von Der Leyen e ne ha ricevuto rassicurazioni sulla "review", la procedura accelerata di verifica, avviata per verificare se c'è un nesso con i casi di trombosi registrati dopo alcune vaccinazioni. L'Italia continua a muoversi nel solco Ue: dopo lo stop a uno dei lotti di AstraZeneca deliberato dall'Aifa, il governo terrà conto degli approfondimenti in corso da parte dell'Ema prima di assumere altre decisioni. È difficile, si osserva in ambienti di governo, che già oggi possano esserci risposte definitive. Ma il presidente del Consiglio, viene spiegato, nel suo intervento pubblico sul tema dei vaccini invierà un messaggio di chiarezza, anche perché un silenzio non possa essere interpretato come colpevole. Rispondendo ad una sollecitazione del responsabile comunicazione di Fi Antonio Palmieri, di una comunicazione circostanziata e chiara sulla sicurezza di AstraZeneca, la portavoce del premier Paola Ansuini in serata su Twitter ha scritto: "Domani Draghi parlerà pubblicamente in modo puntuale su questo tema. Saremo presso il centro vaccinale di Fiumicino alle 15". Il blocco precauzionale per un lotto di vaccini anti-Covid AstraZeneca in Italia è arrivato dopo la segnalazione di "tre eventi avversi fatali" avvenuti in Sicilia e che hanno colpito un poliziotto, un sottufficiale della Marina e un carabiniere. Morti legate, secondo i primi accertamenti, a trombosi e coaguli del sangue, l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha emesso in via precauzionale un divieto di utilizzo del lotto ABV2856 - distribuito in tutte le Regioni - su tutto il territorio nazionale. I decessi riguardano tre militari in Sicilia ai quali erano state somministrate dosi dal lotto indicato. Ma l'allarme si estende anche ad altri Paesi Ue che, per un lotto differente finito sotto accusa, hanno deciso di fermare le vaccinazioni col farmaco AstraZeneca. Sono complessivamente 249.600 le dosi arrivate in Italia del lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca sospeso dall'Aifa dopo "casi avversi" registrati nella sua somministrazione. È quanto emerge dal decreto di sequestro, in corso di esecuzione da parte di carabinieri del Nas, emesso dalla Procura di Siracusa, per "porre a vincolo i quantitativi non ancora somministrati e presenti in giacenza". "L'attività di sequestro - è spiegato - per la quale allo stato non vi è alcuna correlazione diretta con i casi di decesso segnalati, viene svolta in via cautelativa al fine di procedere alle opportune analisi cliniche per confutare la pericolosità del farmaco". Le indagini, affidate al Nas di Catania, sono coordinate dalla procuratrice di Siracusa, Sabrina Gambino, e dal sostituto Gaetano Bono.