Maria Elena Boschi racconta in alcune interviste pubblicate oggi da diversi quotidiani l’esperienza con lo stalker che ha poi denunciato. «Un uomo - racconta al Messaggero - mi ha scritto di tutto per mesi ogni giorno, anche più volte, via email. Poi si è presentato fisicamente alla Camera dei Deputati e anche in Toscana». Il messaggio alle altre donne, riportato anche dal Corriere della Sera e da Qn, è di denunciare sempre in queste circostanze.
«Per l’esperienza di ragazze che conosco e di validi servitori dello Stato che ho incontrato posso dirle che c'è grande professionalità e attenzione sia da parte delle forze dell’ordine che della magistratura per tutte le donne, non solo per quelle più conosciute. Sicuramente chi come me ha un ruolo pubblico non ha problemi nel rivolgersi alle istituzioni: non sono la prima, temo di non essere l’ultima a denunciare. E anzi tra le mie colleghe voglio ringraziare un’avversaria politica quale Giorgia Meloni che è stata tra le prime a esprimermi solidarietà», dice la parlamentare Iv.
Secondo Boschi, «l'odio e prima ancora l’invidia sono elementi devastanti nella cultura sociale del nostro tempo. L'essere donna ti espone di più perché ancora non è stata accettata una completa parità». Infine il messaggio dell’ex ministra per tutte le donne alle prese con stalker: «Denunciando ci si complica la vita, inutile negarlo. Ma non denunciando ci si complica di più. Quindi: denunciate, denunciate, denunciate. Lo Stato è vostro amico».
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