Spiazzato dalla «accelerazione» che nel Partito democratico è stata data sulla ricerca del segretario e che lo vede al centro dell’interesse dei dem, Enrico Letta si prende 48 ore per «riflettere bene». L’ex presidente del Consiglio, oggi direttore della Scuola per gli Affari internazionali di Parigi, si dice «grato per la quantità di messaggi di incoraggiamento» che sta ricevendo ricevendo in queste ore e conferma l’amore per la creatura che, 14 anni fa, ha contribuito a far nascere: «Ho il Pd nel cuore e queste sollecitazioni toccano le corde più profonde. Ma questa inattesa accelerazione mi prende davvero alla sprovvista; avrò bisogno di 48 ore per riflettere bene. E poi decidere». Dunque, c'è ancora da attendere. Anche perché l’incarico di Parigi è professionalmente molto appagante per Letta. Tanto che, appena pochi giorni fa, Letta aveva respinto le voci che lo volevano in corsa per la segreteria dem con queste parole: «Con sorpresa ho letto il mio nome sui giornali come possibile nuovo segretario del Pd... Peraltro io faccio un’altra vita e un altro mestiere». Il tutto ribadendo «stima e amicizia» a Nicola Zingaretti e sollecitando l’Assemblea tutta a insistere per un passo indietro del segretario dimissionario. Ora, tramontata l’ipotesi di un ritorno sui propri passi del governatore del Lazio e davanti alla mole di messaggi di stima e incoraggiamento, Letta non può fare altro che pensarci. Il suo nome, d’altra parte, è stato fatto questa mattina anche da Nicola Oddati, coordinatore della segreteria dem: «La maggioranza sta valutando l’ipotesi di Enrico Letta. Se ci saranno le condizioni questo ci permetterà di avere un segretario autorevole da subito, nella pienezza delle sue funzioni e dei suoi poteri, proposto dalla maggioranza congressuale che ha sostenuto Zingaretti, una opportunità per il partito per rilanciare il suo profilo e forza politica», spiega Oddati interpellato dai giornalisti all’uscita del Nazareno. Una sorta di ufficializzazione della linea della maggioranza dem. Non che ce ne fosse bisogno, visto che nelle ultime ore gli appelli a Letta si sono susseguiti praticamente senza soluzione di continuità da quando Zingaretti ha annunciato le proprie dimissioni.