Il reddito di cittadinanza, lo stop ai licenziamenti e i ristori: tutte le richieste a Draghi
Dallo stop ai licenziamenti agli investimenti, dalle misure di sostegno alla liquidità delle imprese a nuovi ristori, fino al reddito di cittadinanza. Nella giornata di consultazioni del premier incaricato Mario Draghi con le parti sociali è emersa in maniera trasversale la disponibilità di sindacati, imprese e organizzazioni di categoria a partecipare attivamente e positivamente al rilancio del paese, puntando su riforme strutturali e investimenti. Ma sono arrivate da ciascuno richieste ed esigenze, delle quali Draghi ha preso appunti.
CONFINDUSTRIA PROMUOVE DRAGHI, ALLEANZA SU INVESTIMENTI
La Confindustria guidata da Carlo Bonomi ha dato un "convinto sostegno all'azione che dovrà intraprendere" il premier incaricato Mario Draghi, sottolineando la "necessità di una grande alleanza pubblico-privato per moltiplicare gli investimenti e concentrarli laddove più servono alla ripresa del Paese", perchè "c'è davvero molto da fare, e bisogna farlo presto e bene". Confapi ha sottolineato la necessità di "coniugare lo sviluppo economico alla salute" e investire nelle "risorse umane e nella conoscenze".
BANCHE E ASSICURAZIONI, NON INTERROMPERE MISURE
Da Abi e Ania arriva la disponibilità per dare sostegno a imprese, cittadini e sistema Italia. Per l'Abi è importante che le misure varate "non vengano interrotte anzitempo" e "che vengano ridotte gradualmente senza immediatezza, senza integralismi e automatismi". Gli assicuratori invitano a "una partnership pubblico-privata", puntando anche su "investimenti a lungo termine".
SINDACATI, PROROGA BLOCCO LICENZIAMENTI E CASSA COVID
La richiesta unitaria che arriva dai sindacati Cgil, Cisl e Uil al premier incaricato è di confermare "la proroga del blocco dei licenziamenti e della cassa Covid". Non per sempre spiegano, "non deve essere sine die, ma ci vogliono i tempi giusti per riformare gli ammortizzatori sociali e far decollare finalmente le politiche attive". Sulla scuola chiedono di "investire e fare le stabilizzazioni". I sindacati hanno apprezzato l'ascolto di Draghi e hanno rilanciato la "necessità di una nuova politica industriale", in particolare su temi come "quelli della transizione energetica e della sostenibilità ambientale" e di "un rilancio serio del lavoro". A queste richieste Ugl ha aggiunto la richiesta di "una riforma rapida della giustizia civile, per dare certezza a tutti gli operatori del settore".
UNIONCAMERE, NUOVO MODELLO PER SOSTEGNO IMPRESE
Unioncamere ha proposto al premier incaricato l'istituzione di uno strumento in grado di ascoltare esigenze e bisogni delle piccole imprese e di affiancarle ed accompagnarle nella ricerca delle competitività sul modello dell'americana "Small Business Administration", soprattutto sui temi di sostenibilità e digitalizzazione, a cui sarà destinato gran parte del Recovery.
AGROALIMENTARE, VOLANO PER PAESE
Il premier incaricato ha spiegato alle associazioni della categoria che "intende puntare sull'agroalimentare quale volano per la crescita e lo sviluppo del Paese, privilegiando contributi mirati invece che sussidi a pioggia e dando una sensibile accelerata al lavoro sulle infrastrutture, vera e propria chiave di volta per accrescere la competitività delle imprese". I rappresentanti hanno ricordato come sia importante "difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall'estero per l'approvvigionamento e creare 1 milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni con una decisa svolta dell'agricoltura verso la rivoluzione verde".
COMMERCIO, APPELLO A FARE PRESTO
Per le associazioni del commercio e dei servizi arriva l'appello per il premier incaricato a fare presto con il piano vaccini, i ristori, e le riforme. Draghi è stato "attento" e loro si aspettano "un cambio di passo". Per Confcommercio "servono ancora ristori tempestivi ed adeguati alle effettive perdite di fatturato e proroga ampia della cassa covid". Confesercenti pone l'accento "sulla ripartenza", sulla necessità di "cogliere questa sfida", anche con "un piano pluriennale per turismo e città d'arte", e con "un'Iva che sia uguale agli altri Paesi nostri competitor".
GLI ARTIGIANI, AVANTI CON RIFORME
Gli artigiani in "maniera unanime" chiedono di andare avanti con le "grandi riforme che dobbiamo fare dalla Pubblica amministrazione a quella fiscale, a quella della giustizia: è l'occasione per poterle fare, altrimenti non le faremo mai più". Infrastrutture materiali e immateriali, la transizione al green, il superbonus e la richiesta di portarlo almeno fino al 2023, la transizione 4.0, sono tra le tematiche segnalate dagli artigiani che chiedono ancora ristori, ma soprattutto di puntare agli "investimenti".
DALLE COOP RIFORME ESSENZIALI PER MODERNIZZARE PAESE
"L'avvio di riforme essenziali per una modernizzazione del Paese", dal Fisco a P.a., Giustizia, lavoro, pensioni e "l'adozione di una logica di collaborazione tra pubblico e privato, in particolare privato sociale" sono per l'Alleanza delle Cooperative "le precondizioni per garantire il successo del piano di ripresa".
AMBIENTALISTI, BENE MINISTERO TRANSIZIONE ECOLOGICA
Un ministero della transizione ecologica come ottica di sguardo di prospettiva farà parte del prossimo governo come ha rivelato il premier incaricato Draghi alle associazioni ambientaliste. Soddisfatte per la "centralità" che avrà la trasformazione verde che "dovrebbe ispirare ed essere trasversale alle altre politiche".
REDDITO DI CITTADINANZA
"Il Presidente Draghi ha sostenuto l'importanza del Reddito di Cittadinanza, dichiarando la volontà di rafforzare ulteriormente questo strumento". Così il capo politico M5s Vito Crimi sul blog delle Stelle dove ha avviato il voto degli iscritti. Crimi aggiunge che "si è trovata una comune visione sul ruolo dell'intervento pubblico in economia, necessario per sostenere la crisi di molti settori produttivi, sopraggiunta a causa della pandemia".